Khouma El Babacar all'Alanyaspor
Khouma El Babacar all'Alanyaspor

Da sempre schierato in prima linea nella lotta al razzismo, Khouma El Babacar ne ha vissute di tutti i colori negli stadi italiani: non solo al Franchi di Firenze. Ed in esclusiva ai nostri microfoni di FiorentinaUno.com l’ex attaccante viola (oggi all’Alanyaspor) ha raccontato le sensazioni provate alla vista dei vergognosi insulti razzisti rivolti a Kalidou Koulibaly, a Frank Anguissa ed a Victor Osimhen subito dopo il fischio finale di Fiorentina-Napoli, terminata 1-2 in favore dei partenopei. 

 

Secondo te regna il razzismo nella città di Firenze oppure no?

 

“Sono cresciuto a Firenze, lì mi hanno adottato. Se oggi sono diventato qualcuno che il mondo conosce è grazie alla Fiorentina. Conosco bene la città, ci ho trascorso 12 anni. Conosco anche i ragazzi che vanno allo stadio. Ma quelli che vanno a fare quei cori lì lo fanno solo per sfogarsi, non per tifare. Se fossero andati veramente per tifare, avrebbero fatto sicuramente altro. E di certo non avrebbero insultato i giocatori. Poi io voglio capire una cosa. I tifosi che rivolgono insulti ai calciatori di colore avversari sono poi gli stessi che esultano quando Babacar, per esempio, segna per la propria squadra? Perché se è così la questione non è razzismo, ma vera e propria ignoranza. E questo succede in tutti gli stadi italiani, dove ci sono quei tre o quattro gruppetti di persone che vogliono fare i ‘ganzi’, fare i fenomeni e farsi notare. Ci sono ancora, purtroppo”

 

A te sono mai capitati episodi del genere negli stadi italiani? Al Franchi, per esempio?

 

“Sì, ne ho ricevuti parecchi in tanti stadi in Italia. Ma sono gruppetti a cui non do tanta importanza, perché in quel momento sto facendo un lavoro che amo. E non permetto a nessuno di disturbarmi mentre sto lavorando. Io faccio il mio e poi vado via. Non sono un provocatore io. Lo racconta bene la mia carriera. Non ho mai ricevuto un cartellino rosso, per esempio. E non sono mai rimasto coinvolto in episodi incresciosi. Però negli stadi ci saranno sempre questi ignoranti. Ed invece andrebbero tenuti fuori, questa gente non c’entra proprio nulla con questo sport. Dovrebbero tenerli lontani 600 km dagli stadi, rovinano il calcio che tutti amano”

Babacar con la maglia dell'Alanyaspor

 

Ed in Turchia, invece, ti è mai capitato di ricevere insulti razzisti? Com’è lì la cultura nei confronti della lotta al razzismo?

 

“Qui in Turchia sinceramente non so cosa mi dicano negli stadi, perché non capisco la loro lingua, non per altro – ride, ndr. Ma, a prescindere, non ci faccio nemmeno tanto caso. Io vado in campo, faccio la mia prestazione e poi torno a casa: non gli do importanza, se succede”

 

Qual è stata la prima cosa che hai pensato una volta visto cosa fosse successo al Franchi con Koulibaly l’altra sera? So che vi siete sentiti personalmente a riguardo…

 

“La prima cosa che ho pensato di fare è stata quella di rivolgermi subito a lui, oltre che sui social anche in prima persona. Ho pensato fosse la cosa giusta da fare. E’ vero che sono solo un calciatore come tanti, ma prima di tutto sono un essere umano, quindi dovevo stare dalla loro parte. Tutti dobbiamo esserlo. Mi spiace che sia accaduto proprio nella mia città. Koulibaly è una brava persona ed un capitano rispettoso. Mi sono sentito male come se fossi stato io lì in quel momento a Firenze”

Foto IG @kkoulibaly26

 

Come si può combattere contro questi fenomeni secondo te?

 

“Tutti lo sanno già come si possono combattere questi fenomeni. Se tutti volessero davvero contrastarli, sarebbe ancora più facile e veloce trovare delle soluzioni. Come per combattere il coronavirus. Hanno trovato subito il vaccino quando ce n’era bisogno, giusto? Ed allora per combattere il razzismo sarebbe ancora più facile trovare una soluzione, se davvero si volesse farlo. E’ molto più facile. Non so se lo vogliono fare, sinceramente. Ma se queste cose accadono ancora negli stadi…”

 

Al di là di questi deplorevoli avvenimenti, stai seguendo la tua Fiorentina quest’anno? Che giudizio ti senti di dare a questa stagione?

 

“E’ una squadra molto forte. L’allenatore è molto in gamba e li tiene tutti in riga. La seguo sempre la Fiorentina e sono contento stia andando bene. La tiferò sempre questa squadra. Spiace che abbiano perso contro il Napoli, ma sono sicuro che arriveranno molte altre vittorie. Sarò sempre al fianco della Fiorentina e di tutti i tifosi fiorentini”

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