L'ex allenatore, Corrado Orrico, ha parlato a Tuttomercatoweb in esclusiva. Ecco le sue parole su Fiorentina e Napoli: 

Lo Spartak è stato un incidente di percorso?
"Non mi piace questa frase, nel calcio non si va in macchina. Ci sono gare giocate male e che devi analizzare. Rifletti e cerchi di capire dove hai sbagliato. Ora arriva una partita dura con la Fiorentina: i viola hanno un allenatore molto bravo, agonista, per cui il Napoli si troverà in una situazione difficile. Sia chiaro lo sarà anche per la Fiorentina perchè il Napoli è molto forte: ieri ha risentito dell'espulsione ma anche del gol mangiato da Zielinski, altrimenti sarebbe stata un'altra storia. E' andato tutto storto però Spalletti è esperto e sa bene che quelle cose accadono, gli episodi incidono a volte su una gara e l'allenatore deve riconoscere che il suo Napoli ieri ha giocato male. A livello internazionale tra l'altro non ti consentono errori sennò ti puniscono".

Italiano contro Spalletti che confronto sarà?
"Sono due modi diversi di affrontare il mestiere: da un lato un'inclinazione verso la parte dell'agonismo, del dinamismo e dall'altro la ricerca quasi filosofica di una geometria continua. Guardando il Napoli sembra di leggere un libro di Euclide... Italiano sta sviluppando qualcosa non di poco conto. Il Liverpool è molto simile nel modo di giocare, alle squadre di Italiano. E' la verità. Italiano è riuscito a portare oltre la sufficienza il valore del dinamismo e agonismo".

C'è chi dice sia uno Zeman riveduto e corretto...
"Non c'entra niente con lui, se si vuol paragonare a qualcuno mi pare sia simile a Juric, hanno una visione simile".

Sul caso Vlahovic che idea si è fatto?
"E' stato fatto diventare grande troppo presto. Tutti dovevano agire in termini di moderarne le esigenze economiche, ed è difficile, ma l'hanno fatto campione troppo velocemente. E' forte e non ci sono dubbi, ma da lì ad essere un fuoriclasse il passo è lungo. Gli hanno buttato addosso ogni responsabilità e i grandi elogi non li regge ancora. Ha irritato anche il presidente".

Il motivo è il rinnovo del contratto...
"Certo, qui si parla di svariati milioni per svariati anni, è un è riconoscimento tangibile del presidente e il fatto che lui tentenni o rinvii è un aspetto a cui occorre prestare attenzione: quando un giovane come lui attraversa il guado delle tensioni dell'ambiente, il rischio è che a volte non le superi. Lui ha un carattere di ferro, è tracotante quando gioca e non credo che queste cose lo travolgano ma ne rallentano la maturazione per diventare fuoriclasse".

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