Firenze é pronta e aspetta con ansia una delle due capoliste del nostro campionato. Due centrali titolari Milenkovic e Martinez Quarta assenti per squalifica, Nastasic infortunato in nazionale e che altro? Il dilemma se proporre una coppia di difensori sostanzialmente poco rodata (Venuti, Igor) o arretrare qualche centrocampista (Pulgar?), magari più inserito nei meccanismi della squadra ma comunque fuori ruolo.  La Fiorentina deve però essere lungimirante e pur concentrandosi una partita alla volta deve altresì aver coscienza del fatto che, superato lo scoglio Milan,  il calendario si farà (sulla carta) decisamente più morbido e abbordabile per la compagine viola.  Nelle successive 6 partite affronterà nelle mura amiche Sampdoria, Salernitana e Sassuolo; in quelle nemiche invece Empoli, Bologna e Verona. È necessario auspicarsi più punti possibili per alimentare un sogno che si chiama Europa.  La trasferta empolese sarà il primo step, che attraverso queste squadre, saprà confermarci o meno le buone impressioni fin qui avute dalla squadra allenata da Vincenzo Italiano.  Un sogno, quello europeo, che può concretizzarsi in qualcosa di più se la Fiorentina avrà la forza e, come scriveva Niccolò Machiavelli, un pizzico di fortuna per superare gli ostacoli che le si pongono innanzi: siano essi di positività al Covid19, infortuni in nazionale o giocatori che rifiutano rinnovi milionari mai visti a Firenze.

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