Viola Park | Foto FiorentinaUno.com
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Rocco Commisso, Presidente della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni del club all'interno dell'inaugurazione del Viola Park.

Queste le sue parole: “Grazie di esser qui presenti insieme a noi per questa giornata così importante. Dal 1926 la Fiorentina non ha avuto niente di suo. Oggi si può dire che la Fiorentina ha qualcosa. Non esistono in Europa e America delle strutture così, e mai avrei pensato di poter vivere una giornata come questa. In America hanno gli stadi ma non il centro sportivo. Il Viola Park esiste davvero adesso. Sono andato in America da giovane, dove i miei genitori mi hanno sempre incoraggiato a studiare. Ci sono oltre 800 persone che ogni giorno si ritrovano qui. Bologna ed altre squadre sono state comprate a dei prezzi inferiori rispetto al Viola Park”. 

Investimento: "Dopo un po' di tempo ho capito che a Firenze non c'era niente di nostro. I ragazzi più piccoli li ho visti per la prima volta qui al Viola Park... E sono queste le cose che mi emozionano. Spero che qualcuno verrà qui dicendo: "Io voglio stare qui e non andare alla Juventus".

Continua così: “Sono contento di aver investito tutti questi soldi. Li ho fatti in America e li ho riportati qui in Italia. Adesso tutte le squadre stanno giocando, tranne la prima squadra e la Fiorentina Femminile. Mi hanno fatto un bel regalo con le vittorie a Napoli e in Coppa Italia. Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato nello sviluppo di questo progetto. Joe Barone in primis. Ringrazio poi Marco Casamonti, l'architetto, e Giovanni Nigro, il costruttore. Voglio ringraziare anche il Sindaco di Bagno a Ripoli che nel 2017 mi disse di venire a Bagno a Ripoli per farmi vedere il terreno. Qui c'è stata una discarica aperta per oltre 15 anni. Io mi arrabbio per questo motivo, che nessuno abbia parlato per la discarica aperta”.

Conclude così: "Vi dico un po' di problemi che ci sono stati. Facendo gli scavi abbiamo trovato un muro, e sopra di questo non si possono fare costruzioni. Poi c'è stato il covid, c'è stata la guerra ed i prezzi sono variati. Poi ci sono stati i problemi burocratici. In Italia si può lavorare, ma il calcio ha bisogno degli stadi che sono i più vecchi di Europa. La politica deve aiutare chi vuole innovare. Io ho speso soldi per aiutare anche il Paese. Ci sono stati problemi per i parcheggi al Viola Park, ed altri stop. In America ogni squadra è aiutata a fare gli stadi dalla pubblica amministrazione. In Italia bisogna crescere su questo versante. Viola Park rivincita personale? No, non sono in guerra con nessuno. Quando qualcuno fa critiche feroci ed offende però non è bello. Chi offende o non fa il bravo, qui al Viola Park non può entrare, la responsabilità me la prendo io".

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