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Fiorentina, contro la Dea schierare i migliori: riutilizzare gli undici anti-Juventus

Giampaolo Marchini è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno soffermandosi su alcuni giocatori e le loro possibili permanenze in maglia viola, tra cui De Gea, Kean e Gudmundsson.

L’opinione sulla rosa in vista dell’Atalanta

Palladino dovrebbe riutilizzare la formazione anti-Juventus anche contro l’Atalanta. Adesso, la gara con la Dea è troppo importante, e quindi il tecnico viola metterà in campo gli 11 migliori. Questa volta, ci sono tanti giocatori che potrebbero essere titolari, ci sono tante alternative che non sono seconde linee ma scelte di spessore. Quindi, avere la possibilità di poter buttare nella mischia a partita in corso giocatori come Folorunsho, Beltran o Adli, vuol dire che la rosa sta dando delle soddisfazioni, anche se i punti persi sulla strada sono stati troppi forse”. 

Kean Gudmundsson (crediti https://www.facebook.com/ACFFiorentina)

Sulle permanenze di Gud, De Gea e Kean

Gudmundsson? Se sta bene gioca, punto. Senza nulla togliere a Beltran, ma Gudmundsson è al centro della Fiorentina. Le cose non sono andate sempre bene, moltissimi problemi fisici, ma non possiamo pensare ad una Fiorentina senza di lui. I punti fermi di questi gigliati sono De Gea, Kean e Gudmundsson. Un altro, potrebbe essere Cataldi, come mentalità, presenza nello spogliatoio e presenza in campo”.

La permanenza di Kean e De Gea? Il primo nei grandi club non si è trovato amato, ma era uno dei tanti al PSG o alla Juventus. A Firenze, invece, ha ritrovato sicurezza, la maglia azzurra, ed è al centro dell’attenzione. Chiaro, se arriva il Real Madrid difficile dire di no (scherza n.d.r.), ma se dovesse arrivare un Brentford, ad esempio, potrebbe tranquillamente rimanere alla Fiorentina. Su De Gea, invece, pesano le parole del giocatore stesso: si trova benissimo a Firenze, lui e la famiglia, ed ha trovato comunque una squadra che lotta per obiettivi europei. Anche per lui, quindi, contano le motivazioni personali oltre a quelle di squadra”.

Gaia Turati

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