Sabato, 6 giugno, il Presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, festeggerà il primo anno alla guida della viola.. la società ha già lanciato una campagna social per omaggiare il Tycoon italo-americano attraverso i messaggi dei tifosi gigliati. Un primo compleanno di alti e bassi e, sfortunatamente, insabbiato nella brutta vicenda "Covid19". Un anno arricchito dal colpo Ribery e dalla permanenza e riscoperta dei giovani talenti (Chiesa e Castrovilli su tutti).. ma indebolito dalla pandemia e dalla querele Stadio che, anche oggi, tiene banco per quanto riguarda la cronaca con le parole del Sindaco Nardella. Il primo esonero, quello di Vincenzo Montella.. e la prima pietra per il nuovo centro sportivo, la futura casa viola!

Non si può dire che questo primo anniversario di presidenza Commisso a Firenze sia stato povero di argomenti e di concretezza. Il tornado Rocco ha praticato fin dall'inizio una sorta di rivoluzione interna (inevitabile) forte ma al tempo stesso ponderata. L’immagine della Fiorentina è cresciuta ed ha acquisito importante valore soprattutto grazie alle campagne della dirigenza in America.. con la tournée prima e la costante sponsorizzazione poi. Sono arrivati investimenti concreti sia per rafforzare la squadra sia per implementare le strutture in dotazione dei gigliati.. per quanto riguarda la prima questione, legata quindi al mercato in entrata ed in uscita, l’indirizzo è abbastanza chiaro.. esperienza e talento al servizio della causa (su questa onda proseguirà, probabilmente, anche la prossima sessione di calciomercato). Per quanto riguarda invece la questione strutture beh.. il percorso era partito anche bene, con le basi per la nuova casa gigliata a Campi, ma ben presto sono nate grosse difficoltà per quanto riguarda la questione stadio. Un tira e molla tra lungaggini burocratiche e ostacoli sempre più frequenti che hanno trasformato il motto del Presidente “fast fast fast” in qualcosa di abbastanza utopico. Oggi si è registrato un altro capitolo della vicenda che vede protagonisti, in primo piano, comune e dirigenza viola.. il Sindaco Nardella ha cercato di stemperare il clima attorno alla questione (nelle parole e nei gesti) come testimonia lo striscione “Io sto con Rocco” mostrato dal primo cittadino a favore di telecamere. Un invito a collaborare che però arriva colpevolmente in ritardo, da parte delle istituzioni che, dal canto loro, si ritrovano a barcamenarsi tra discrete idee e improvvise frenate (che l’emergenza mondiale ha naturalmente accentuato). Insomma nel primo anno di Rocco Commisso c’è già tanto da scrivere e raccontare ma probabilmente al numero uno gigliato resterà il cruccio di non aver potuto accelerare sulla questione stadio come aveva immaginato nel giorno del suo insediamento a Firenze. Quella voglia, subito palesata, di costruire, prima ancora di una squadra vincente, una società solida che guarda al futuro.. dove lo stadio rappresenta la centralità del nuovo progetto e della nuova filosofia. Una nuova casa.. moderna e accogliente per tifosi e non solo.. quell'idea tutta americana di sviluppo rapido che però ha dovuto, fin dall'inizio, confrontarsi con la realtà italiana.. da questo punto di vista lenta e poco avvezza a sfruttare l’occasione giusta nel momento giusto. Firenze sta con Rocco! Per il resto.. bisogna dimostrarlo.
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