È già finita la luna di miele con Rocco Commisso? Il presidente viola è stato fin troppo chiaro. Dagli Stati Uniti – ha rimbrottato anche chi critica questo modo di fare le conferenze stampa – si è sfogato. L’investimento è stato consistente, le perdite pure, solo Mediacom al 94esimo trimestre di crescita consecutivo ha potuto tamponare le falle. Dopo un anno Commisso è chiaramente meno convinto della scelta di buttarsi nel calcio italiano. È scappato anche un “Ma come si permette” all’indirizzo di Pessina ma Rocco avrebbe anche espettorato ben altro. Il Soprintendente Pessina, diventato oramai un incubo notturno dei tifosi viola, è uscito in modo indebito sulla questione. Parole improponibili proferite nel momento peggiore dei rapporti Fiorentina-amministrazione e ben fuori dal ruolo che Pessina ricopre. Stroncatura quanto meno giusta e chiarificazione ulteriore di obiettivi e passaggi intermedi. Cagnaccio e catenaccio. Nel momento in cui saltano panchine come petardi, la Fiorentina non ha vacillato. Il quadro incerto sugli investimenti, le difficoltà economiche, un oggettivo merito sono anche alla base della conferma di Beppe Iachini. L’allenatore, lo testimoniano le parole di Commisso, gode di ampia fiducia e ha un rapporto sincero con la proprietà. Il presidente in prima persona si è battuto per la sua conferma, in società erano altre le preferenze (Di Francesco…). Iachini non traghettatore dunque ma guida saldamente al comando per azzannare la parte sinistra della classifica. Dalla salvezza della scorsa stagione strappata all’ultima giornata, una salvezza tranquilla dopo il notturno montelliano ma non può essere questa la dimensione della Fiorentina e Rocco lo ha spiegato. Bisogna fare ancora meglio ma servono innesti e soprattutto conferme: Drago, Milenkovic, Castrovilli. Altrimenti se ne parla a giugno 2021. Focus Torreira. L’ex Sampdoria è in rotta con l’Arsenal. Dopo un inizio in linea con le prestazioni ammirate nella massima serie italiana si è perso. L’attuale tecnico dei Gunners Arteta lo ha messo ai margini. La Serie A lo chiama da mesi: a dicembre lo cercava il Napoli che poi ha dirottato su altri profili. Su Torreira è forte anche il Milan, il concorrente più agguerrito, che però ha già Bennacer e non vorrebbe un doppione. Altetico Madrid lontano, Torino lontanissimo a causa dell’ingaggio elevato sebbene ci sia un ottimo rapporto con l’allenatore Giampaolo. Da Gerson, Veretout, Edimilson – non fa mai male ricordare donde si proviene – si è passati nel primo anno di Rocco ad un trio Duncan, Pulgar, Castrovilli per poi approdare al più sontuoso Torreira, Amrabat, Castrovilli, con Duncan sempre a disposizione. Sarebbe un poderoso balzo in avanti nel reparto più determinante nelle squadre ma più indietro quest’anno.
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