Il titolo dell’articolo fa tesoro di una frase estrapolata da un celebre brano della tradizione musicale Italiana, e per quanto estratta in maniera estemporanea, dipinge verosimilmente la primavera fiorentina: il rischio della scomparsa. Per meglio dire: la retrocessione (stavolta non si parla di serie cadetta), a squadra minore. Firenze è una piazza calda, abituata a godersi le giocate di numerosi campioni tra le mura amiche del Franchi, ma nel corso di questa stagione, seppur iniziata da poco tempo, la Fiorentina ha raccolto risultati altalenanti, in perfetta armonia col mutevole clima della stagione delle allergie. Proprio queste (metaforicamente), sembrano ormai sbocciare spontaneamente nel prato viola: prestazioni sottotono da parte di uno specifico giocatore, che prima o poi guarisce tornando a disputare ottime gare. Il cerchio rimane aperto, perché a turno, in casa viola c’è sempre qualcuno che contrae queste febbri di stagione. La Fiorentina rischia di scomparire dai radar, e l’estate sarà una bella stagione, di riflessione e azione in maniera alternata, ma sicuramente in convalescenza dalla primavera della scomparsa.
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