Sicuramente chi gli anni passati ha seguito la Primavera, e poi il ritiro di Moena, non è rimasto assolutamente colpito dall’esordio e dal cambio optato da mister Italiano nel finale di gara. Alessandro Bianco è il futuro della Fiorentina, in un ruolo che da troppo tempo manca di personalità e di inventiva. Per statura e movenze ricorda un certo “Pek” David Pizarro, ma di strada ancora ce n’è da fare. Intanto però ha imboccato la giusta via, Italiano lo ha subito selezionato e messo alla prova e lui ha risposto forte e chiaro. Ma andiamo a scoprire chi è veramente il giovane classe ’02.
Nato il 1 ottobre del 2002, il ragazzo è cresciuto nel Torino, per poi passare in prestito al Chisola, in Eccellenza, e al Pisa. Lui stesso ha definito importante calarsi nella realtà del dilettantismo, che gli è valsa la possibilità di essere osservato e poi prelevato dalla Fiorentina. In carriera ha totalizzato 81 presenze mettendo a referto 6 gol. Ha figurato pure nelle Nazionali giovanili: l’esordio con l’Under 19 è arrivato il 12 febbraio 2020.
Il ruolo è centrocampista. E dico centrocampista perché in realtà nasce mezz’ala, ma poi Italiano lo ha subito snaturalizzato per porlo davanti alla difesa, in cabina di regia. Di lui il mister in ritiro ha detto questo: “Bianco? Ragazzo intelligente, bellissima sorpresa. Ha giocato sempre da mezzala, ma gli ho chiesto di fare il play. Ha dato grande disponibilità e si è messo in mostra, complimenti a lui. Un ragazzo che deve fare strada deve comportarsi così.” Un’investitura pesante per il giovane, dalla grande personalità e dalla voglia matta di diventare un giocatore simbolo della Fiorentina.