L’aria finalmente sembra cambiata, la Fiorentina vuole ritornare con prepotenza ad essere una big del campionato, la big che ha sempre ambito a trofei ma che per sfortuna o poco lungimiranza negli acquisti raramente è riuscita ad alzare una coppa.

Ovvio in questa stagione non si punta a vincere lo scudetto, ma la Coppa Italia, “forse”, potrebbe fare anche gola.

La Fiorentina vuole prendersi una rivincita personale con se stessa e con il campionato, Commisso lo vuole, Italiano lo vuole e soprattutto Pradè lo vuole.

Già, Daniele Pradè; lui in primis vuole prendersi la fiducia dei tifosi viola, certo nelle stagioni precedenti non ha dato spolvero alle sue qualità da DS, ma adesso sembra voglia stupire tutti, tornando il Pradè che la Fiorentina ha conosciuto sotto la gestione dei Della Valle.

L’inizio è buono, anzi direi ottimo; poi se davvero dovesse arrivare Isco (obiettivo prontamente smentito dalla società) allora non ha solo goduto in una rivincita interpersonale, ma avrà conquistato per certo i cuori caldi e sognanti viola.

Di sicuro non può permettersi di spendere soldi senza portare a casa qualcosa di concreto, purtroppo può accadere e, ahimè, è accaduto e nemmeno tanto tempo fa.

Facciamo un breve riepilogo sul mercato svolto dal DS nella sua avventura viola 2.0 del 2020 e del 2021.

 

Calciomercato di gennaio anno 2020; Pradè smuove le acque nei primi giorni di mercato con l’arrivo di Cutrone, poi la quiete prima della tempesta, perché nelle ultime 48 ore di mercato il DS si scatena con 5 colpi, così furono conclamati: Kouamè (11 milioni + 7 di bonus), Duncan (15 milioni + 1 di bonus), Igor (7 milioni), Agudelo (prestito) ed infine, l’acquisto arrivato nella notte voluto da Commisso, Amrabat (20 milioni).

 

Calciomercato di gennaio anno 2021; Pradè prova maggiormente a smaltire la rosa, ma i famosi “colpi” non mancano e saranno 5: Kokorin, Malcuit, Maxi Olivera (di ritorno dal prestito), Rosati e Maleh (in ottica futura).

 

Ora facciamo che Duncan, Igor e Maleh sono promossi; ma gli altri acquisti sono stati un fiasco enorme (Rosati escluso dato il ruolo di terzo portiere). 

Quest’anno però, facendo gli scongiuri dovrebbe essere l’anno giusto; Pradè sembra aver capito che Firenze e i fiorentini esigono nomi, campioni e valori aggiunti. 

Allora, buon lavoro Daniele e batti il ferro finché è caldo.

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