Ecco alcune delle dichiarazioni riportate da Calcio e Finanza di Lorenzo Casini. Il Presidente della Serie A è tornato sulle rateizzazioni dei debiti delle squadre:

"Se non si interviene con leggi di normale buonsenso, rischiamo di avere centri sportivi sequestrati e chiusi per mancato adempimento della rateizzazione. Nessuna sanatoria sia chiaro, ma anche le tempistiche devono essere chiare. Tutte le società vogliono essere messe in condizioni di farlo senza essere sanzionate. Diversamente da altri paesi europei, in Italia, dal 2020, lo sport nazionale non ha beneficiato di alcun aiuto da parte dello Stato, a differenza di altri settori. In caso non si intervenisse, e per il momento non si vedono strumenti atti a intervenire e compatibili con le tempistiche, il 22 dicembre nel caso ci siano società che non possano pagare riceveranno un avviso e chiuderanno un piano di rateizzazione da 5 anni con una sanzione del 10%, o forse del 3% in base a quanto si legge nell’ultima bozza della manovra. Questo significa che una misura, nata un anno fa per dare sollievo e riportare liquidità, adesso la prosciugherà del tutto. Chi si dovesse presentare a dicembre non in grado di pagare dovrebbe aspettare l’agenzia delle entrate, dopo aver subito una sanzione penale immediata e il sequestro del centro sportivo più una sanzione sportiva per il mancato versamento dei contributi. Non intervenire per scongiurare questa eventualità significherebbe avere una disparità di trattamento".

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