Calcio fermo, mercato di conseguenza anche. Ma ciò che è stato fatto (oppure no) in passato al tavolo delle trattative non si cancella. A tal proposito abbiamo voluto intervistare in esclusiva l'agente di mercato Marko Naletilic, uno dei più attivi nelle ultime sessioni specie quando si parlava di trattative della Fiorentina. Tra i suoi assistiti figurano Pjaca e Pasalic, due degli obiettivi primari nella sessione di mercato dell'estate 2018. Ma anche in passato Naletilic si è seduto a trattare con il club gigliato (complice anche l'amicizia con Corvino) e ci ha voluto raccontare diversi episodi curiosi:

Marko, facciamo subito un balzo indietro all'estate 2018. Lei trattava con la Fiorentina per portare a Firenze Pjaca e Pasalic... "Pasalic è stato molto vicino alla Fiorentina, la pista era abbastanza complicata e la trattativa lunga. Alla fine la Fiorentina scelse Gerson, ma i Viola erano partiti prima dell'Atalanta nella trattativa, con l'aiuto anche del mio ottimo rapporto con Corvino. Alla fine Pasalic è andato all'Atalanta, ma la Fiorentina aveva fatto di tutto per prenderlo. La scelta di andare a Bergamo si è rivelata ottima per il ragazzo, è andato in una squadra che stava crescendo e di conseguenza lo ha fatto anche lui. Oggi è contentissimo così". Pjaca invece a Firenze è arrivato seppur non sia stata un'esperienza indimenticabile. E' stata solo sfortuna? "Sicuramente gli infortuni lo hanno frenato, a livello di campo non ha potuto rendere come sperava, ma Marko ha voluto bene a Firenze. Gli piaceva la città, la gente gli voleva bene, andava d'accordo con mister Pioli, a livello personale è stato benissimo. Poi quando stava entrando in forma è arrivato l'infortunio, però ricorda con grande piacere l'esperienza alla Fiorentina. E' stato deciso nello scegliere Firenze dal primo minuto e vi dico che le offerte da club importanti esteri non gli mancavano". Ci svela qualche suo assistito che è entrato in trattativa con la Fiorentina in passato? "Ci sono tanti giocatori che ho provato a portare alla Fiorentina. Ricordo che una volta feci un tentativo per Salihamidzic, l'attuale ds del Bayern che poi finì alla Juve. Altre due volte invece ho provato con Krasic, anche lui poi andato a Torino. Poi l'attaccante Jovanovic che ai tempi giocava a Mosca, la più importante invece credo sia la trattativa legata a Gundogan. Corvino lo notò ancora prima che diventasse il campione di oggi, una delle sue soliti intuizioni. Un altro centrocampista che ho avvicinato alla Fiorentina è stato Taider, che poi ho portato a Bologna". Proprio in questi giorni l'ex direttore generale della Fiorentina Corvino ha esternato tutta la sua voglia di rimettersi in gioco... "Io conosco Pantaleo da 20 anni, dico che quando si guarda la carriera di una persona bisogna ricordarsi tutto. Corvino ha portato la Fiorentina in Champions 4 volte, anche se poi ci fu lo scandalo Calciopoli e furono tolti dei punti al club. Raggiungere la Champions per così tante volte a Firenze penso che equivalga ad uno scudetto, considerato che il budget di cui dispone una società come la vostra non è certamente quello di un club come Inter e Juventus. Corvino non è mai arrivato a lavorare in club così prestigiosi, ma è sempre stato un grande conoscitore di calcio e la prima esperienza a Firenze lo ha dimostrato, anche se la seconda è stata meno felice ma ricca di plusvalenze. Il lavoro dei direttori va guardato anche sotto questo aspetto". Tra i giocatori della Fiorentina di oggi ha avuto la possibilità di prendere sotto procura qualche giocatore? "Di questa generazione no, però con Commisso è iniziato un percorso nuovo, come dimostrato dall'acquisto di Ribery che è stato un grande colpo d'immagine per la Fiorentina. Posso dire che il club merita traguardi importanti e mi auguro che torni a centrare quantomeno l'Europa tutti gli anni". Vista la complicata situazione attuale di oggi è preoccupato per figure come la sua visto che anche il calciomercato sembra a rischio? "Sono preoccupato un po' per tutto il sistema globale, spero che riparta il calcio prima di tutto perché quello è l'importante, il calciomercato viene dopo. Se ripartirà la stagione vedremo poi se di conseguenza verrà attivata anche la finestra di mercato".   di Vincenzo Pennisi    
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