Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex arbitro Graziano Cesari ha affrontato in questi termini il tema della formazione dei giovani arbitri: "Devo dire che la formazione in effetti è insufficiente. Non basta fare corsa, spiegare, teorizzare". L'opinionista ha poi proseguito: "Detto questo, come si ottiene il rispetto sul campo da gioco? Mantenendo una linea di condotta assolutamente coerente. Un diagramma che sale e che scende, una direzione di gara ondivaga non trasmettono il messaggio corretto".
Dopo aver ammesso l'esistenza di un "problema di personalità" tra gli arbitri, Cesari ha voluto esporre una delle soluzioni per implementare la formazione dei direttori di gara: "Un allenatore che spieghi come si muovono i giocatori", la sua proposta. E poi: "Adesso gli arbitri sono tutti alti, belli, biondi, con gli occhi azzurri e la barbetta e quando andiamo al sodo, ahia. Ma dico io, capisco il lato estetico, però uno piccolo e brutto capace di arbitrare ci sarà, no?". L'ex internazionale, che a proposito di insegnamento avrebbe "sfruttato in maniera diversa Rocchi", risponde in maniera categorica a chi gli domanda se sia più semplice espellere uno qualsiasi piuttosto che un Cristiano Ronaldo: "Non me lo chieda neppure. Se per qualcuno è più difficile, quel qualcuno non è un arbitro. Perlomeno non è un Arbitro".
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