Foto di Giacomo Morini ©
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L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza il comportamento assunto dall'attuale dirigenza della Fiorentina - dal presidente viola Rocco Commisso in primis - riguardo a certi episodi accaduti di recente sulle tribune dell'Artemio Franchi di Firenze. Un'analisi riportata qui di seguito che recita:

"Lo stadio della Fiorentina sta diventando un caso. Anzi, la tribuna di quello stadio: è lì che - ormai da anni - accadono episodi degni di censura (e anche di qualcos’altro). Insulti continui agli allenatori avversari - si legge sull'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport - che sono proprio lì sotto, e ai dirigenti delle altre squadre, seduti in mezzo alla gente; minacce ai tifosi rivali.

Tanto per dare una dimensione di ciò che succede: quegli pseudotifosi non hanno fatto perdere la pazienza solo ai caldi Spalletti e Gasperini, ma perfino al serafico Ancelotti. Quasi un record. Gli episodi peggiori si verificano quasi sempre nella tribuna popolata da chi si può permettere biglietti dal costo elevato. 

E la situazione - si legge sempre sulla rosea - si è aggravata da quando il club è nelle mani di Commisso, il quale non fa niente per placare gli animi di chi gli sta attorno. Anzi. Anche se questo macchia l’immagine di una città seria, culla e modello di civiltà. Il guaio è che Commisso non sembra rendersi conto di quanto siano insostenibili certe posizioni. Un esempio. A Bergamo, il 2 ottobre, hanno offeso Commisso per le sue origini calabresi. Un episodio da condannare, ma per il quale il dg Barone ha addirittura invocato l’intervento del governo. Già: il governo. 

E come mai non è stata proposta la stessa geniale idea quando, il 28 agosto, la Fiorentina è stata multata per cori di matrice territoriale contro i napoletani? Insultate pure, insomma, basta che non lo facciate con Commisso".

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