Lo scopritore di Comuzzo ai tempi del Pordenone, Vittorio Fioretti, ha detto la sua sul classe 2005 viola ai microfoni di Radio Bruno. Di seguito le sue parole.
“Quando l’ho visto da ragazzino era molto seguito, veniva dal settore giovanile dell’Udinese, lo seguiva l’Atalanta. Ma ha un gemello che era anche lui un bravo ragazzo e un bravo giocatore. Le società non volevano prenderli tutti e due, parlai con Corvino e gli dissi che poteva diventare un grande giocatore. Ma che andavano presi entrambi. Da ragazzino migliorava giorno dopo giorno le qualità tecniche, era molto serio e in gamba, molto concentrato da sempre. Era nato per giocare a calcio.
“In questo momento è il miglior centrale italiano. La Fiorentina ha una società molto seria, dipende da quello che si vuole fare. Se si vuole ottenere grandi risultati certi giocatori bisognerebbe mantenerli. Se si crede ad un ragazzo del genere, visto che ha una prospettiva molto lunga, non lo venderei mai. Poi ci sono i lati economici, le società devono vedere i bilanci. Ma dipende da cosa si vuole fare e dove si vuole arrivare”.
“Facciamo un paragone come persone. Comuzzo lo puoi mettere dove vuoi, l’altro è un talento che non si è espresso del tutto, anche se è bravo. Ci sono giocatori che hanno una certa disciplina e si comportano sempre bene per 10 anni, non discuto Zaniolo come giocatore. Ma preferisco sempre i ragazzi umili, seri, che si impegnano. Se Zaniolo avesse la testa di Comuzzo sarebbe tutta un’altra cosa”.
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