Il Corriere dello Sport omaggia oggi, in anticipo, Giancarlo "Picchio" De Sisti per i suoi 80 anni, e lo fa con una lunga intervista. Ecco le sue parole: "Essere nella hall of fame di Roma e Fiorentina per me è qualcosa di straordinario. A Roma ci sono le mie radici, i parenti, i ricordi. All’epoca sognavo di esordire in Serie A con la Roma. A Firenze mi hanno fatto sentire un calciatore di primo piano, ho vinto lo scudetto giocando e l’ho accarezzato da allenatore. Esordii con un gol. Il presidente Nello Baglini mi invitò a cena. C’erano imprenditori del Norditalia e lui mi indicava orgoglioso, quasi fossi un nuovo modello di automobile o un orologio prezioso. Mi vergognavo un po’, tuttavia capii e la presi come una gratificazione. Una volta dovevo trattenermi a Roma un giorno in più per una pratica burocratica, pranzai con Pesaola e gli chiesi il permesso. Lui si alzò e mi disse: allora non ha capito niente, lei è il padrone della Fiorentina, faccia come meglio crede".

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