Domenica 10 novembre, ore 12.30, alla Sardegna Arena andrà in scena Cagliari – Fiorentina. La quarta della classe (21 punti a pari merito con Lazio ed Atalanta) e l’ottava in classifica, quella Viola a solo 3 lunghezze di distanza dalla zona Champions League. Quasi un’eternità sembra ormai dividere l’attuale Fiorentina dalla squadra che vagava nei meandri della classifica accompagnata da un turbinio di polemiche ed una passione disincantata. Tempi grigi, amari, disillusi da un gioco lento ed un attacco sterile. Di questo attacco, il “gerarca” era un certo Simeone, in arte “Cholito”, figlio d’arte di belle speranze ed aspettative che, purtroppo, tali sono rimaste in riva all’Arno. In maglia Viola 22 reti in 80 presenze, di queste solamente 6 nell’ultima stagione formato Fiorentina. Un bottino fin troppo scarno, aggravato da un dito portato alla bocca a zittire quelli che erano i suoi tifosi e, contemporaneamente, qualsivoglia tentativo di recupero di un amore forse mai sbocciato veramente tra Giovanni e Firenze. Ecco allora l’estate e la Sardegna, il sole, il mare ed il “poeto la mattina” che, a detta di Simeone e della matematica, sembrano averlo rigenerato: 10 partite, 3 gol e 9 punti sulle spalle. La Fiorentina non è dunque l’unica a cambiare volto, il “Cholito” sembra infatti pronto ad affrontare domenica prossima la sua ex squadra con uno spirito ritrovato, o forse addirittura nuovo. “Domenica sarà una partita speciale per me – ha affermato l’attaccante nell’intervista a L’Unione Sarda – ma lotterò fino alla fine per vincerla”. Parole decise, parole vere, che da sole bastano a raccontare quel senso di rivalsa (sportiva) che Simeone sembra celare nei confronti di quella piazza che l’accolse a braccia aperte due anni fa. Un dente avvelenato che si fa pericoloso per Montella ed i suoi uomini, soprattutto considerando il fatto che l’argentino, in carriera contro i Viola, ha messo a segno una delle cinque doppiette nella massima serie.
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