Foto Twitter ACF
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Cesare Prandelli ha parlato della finale di questa sera in un'intervista con Radio Bruno. Di seguito le sue parole:

“Finale? Devi pensare e valutare la squadra non il singolo”

Finale? Devi pensare e valutare la squadra non il singolo. Sulla scelta degli undici, ti affidi più dell'intuito emotivo profondo che sta dentro ogni allenatore. Sono scelte non razionali; conta, si la forma, lo status mentale, ci sono tanti fattori in gioco. Solo italiano sa dentro di se quali sono le migliori scelte possibili. Ciclo Italiano? Firenze è generosa, rivedo una coesione simile al mio periodo fiorentino. I cicli non si possono granché paragonare. Il tratto comune? Firenze. La mia semifinale di Europa League? Meritavamo la finale, gli errori hanno pesato troppo per noi. Dove vedrò la partita? Da solo a casa. Ci sono troppo emozioni in gioco, la vivrò forse più di qualsiasi altro tifoso.

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Cesare Prandelli

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Soares Dias arbitro di questa sera tra Olympiacos-Fiorentina ha parlato ai microfoni UEFA in vista della gara. Di seguito le sue parole:

Ho lavorato 28 anni per raggiungere una finale importante come questa: essere arbitro è come essere un giocatore, una finale è una finale e tutti noi vogliamo esserci. È stata una telefonata incredibile da ricevere, perché tutti lavoriamo duramente per raggiungere questo livello. La mia reazione è stata un mix di nervosismo, responsabilità, onore e la sensazione di aver realizzato un sogno. Naturalmente, una volta digerita la notizia, bisogna concentrarsi perché, come in ogni partita, devi essere in forma e pronto, psicologicamente calmo e stabile. La prima persona che ho chiamato quando ho sentito la notizia è stata mia madre, perché è un momento per ricordare mio padre e i consigli che mi ha dato. È stato uno dei motivi per cui ho voluto diventare arbitro e sono sicuro che sia molto orgoglioso di me considerando questo risultato

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