Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni ha tenuto a scrivere un pensiero sullo scomparso Sven Goran Eriksson, ex allenatore di Fiorentina, Lazio e Roma tra le tante, tramite le proprie pagine. Di seguito un estratto del contenuto del pensiero ad esso dedicato.
“Diranno – e scriveranno – che Sven era un brav’uomo. E un signore, un gran signore. Negli atteggiamenti, nei comportamenti, nell’anima(…). Numerosi, in carriera, gli scontri avuti con i giocatori. Anche a brutto muso, mai il suo. Sven diventava tutto rosso, di quel rossore che segnala un’emozione, e ascoltava, assorbiva e concludeva lo scazzo unilaterale con frasi del tipo «vedrai che prima o poi arriverà il tuo momento». (…)
Diranno che il modo con cui ha affrontato il cancro e la morte è stato molto simile a quello di uno dei giocatori più amati, Luca Vialli. La stessa delicatezza, la stessa forza, e quella frase finale: «That is. It’s sad but it’s beautiful». È triste, ma è bello. Diranno tutte queste cose e avranno detto soltanto la verità. Perché Sven Goran Eriksson aveva il dono di una trasparenza che illumina e non acceca. E poi ha avuto persino la sensibilità di venire a dirci addio. Di persona“.
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