Rolando Mandragora
Rolando Mandragora (Photo by Enrico Locci/Getty Images via One Football)

Rolando dietro Scott

Non ci sono molte cose positive in casa Fiorentina in questo momento, ma una è sicuramente Rolando Mandragora. Il centrocampista italiano è stato il migliore nel suo ruolo in Serie A per gol e assist la scorsa stagione dopo Scott McTominay e si sta ripetendo in questo avvio: 2 gol in 5 presenze, una rete ogni 164 minuti, numeri che sicuramente suggeriscono alla dirigenza di fare più di una riflessione. Dopo la conferenza stampa del ds Daniele Pradè, nella quale spiegava come avesse intenzione di sentire a breve l'entourage del calciatore, l'andamento della squadra non è stato quello atteso e così la situazione è rimasta di stallo, con entrambi le parti che comunque conoscono le reciproche posizioni.

Rolando Mandragora
Rolando Mandragora (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

La questione rinnovo

La verità è che il classe '97 ha dato seguito con i fatti alle parole. Nonostante un contratto in scadenza nel 2026, nel quale è comunque presente un'opzione per estenderlo fino al 2027 qualora dovesse collezionare più di 25 presenze da almeno 45 minuti, e uno stipendio da 1,3 milioni di euro annui, il 28enne non ha ascoltato nessuna proposta in estate perché ha dato priorità alla permanenza in viola.

In molti si chiedevano come avrebbe reagito sul campo, se il continuo rinvio di questo rinnovo avrebbe potuto causare malumore e lui ha risposto con le prestazioni. Mandragora infatti è garanzia di affidabilità, è uno sul quale si può sempre contare e lo sanno bene Italiano, che lo voleva al Bologna, Palladino e Pioli: tre allenatori diversi che hanno sempre chiesto di trattenerlo.

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