
19 gol e 2 assist in 33 partite giocate, e 6 rigori trasformati su 6. Questi i numeri del giovane attaccante viola Dusan Vlahovic, trasformato da promessa a certezza grazie a Prandelli. Con il ritorno di Iachini le cose non sono comunque cambiate, il gioiello viola continua a fare gol e a tenere la squadra a galla, in una zona di classifica che resta ancora comunque abbastanza pericolosa; 4 i punti dalla terzultima Benevento in altrettante partite restanti. Il serbo, dalla partita del 16 dicembre contro il Sassuolo, ha iniziato a segnare a raffica e molte persone, dagli opinionisti ai semplici tifosi, si stanno chiedendo che sorte avrebbe avuto la squadra se il 9 viola non fosse esploso. IL MERCATO DI GENNAIO CI PORTA KOKORIN – Riavvolgiamo il nastro di qualche mese e torniamo a gennaio, durante il mercato di riparazione. Vlahovic, aiutato dal cambio tecnico, ha cominciato a sentire la fiducia e a segnare, ma l’ambiente è ancora dubbioso; per salvarsi ci vuole un’altra punta. I nomi sono tanti ma si parla soprattutto di Milik, messo fuori squadra dal Napoli, di Caicedo e di Piatek. Il primo, dopo una lunga trattativa, va al Marsiglia mentre i restanti due rimangono nelle loro squadre. Alla fine il DS Pradè l’attaccante lo scova dalla Russia, ed ecco che a Firenze arriva Aleksandr Kokorin. Dunque il 30enne russo arriva in città accolto come una star, ma ad oggi l’unica cosa raccolta in campo è stata un’ammonizione. Solo 3 le presenze tra Coppa Italia e Campionato, dopo di che sempre out per infortunio. E se non fosse esploso Vlahovic chi ci avrebbe salvato?!