Palladino ha smorzato, spiegando che con il ds Daniele Pradé pranza e si confronta regolarmente.
Di seguito quanto riportato da La Gazzetta dello Sport:
Ma Pradé, quando la Viola lo ha deluso, spesso ha esternato andando giù pesante. Palladino mercoledi ha detto «non mi sento solo», ma la società non lo ha mai pubblicamente difeso evitando le insinuazioni, i dubbi, le dicerie, i passaparola, che in una città morale come Firenze sono all’ordine del giorno.
Palladino ha risposto col lavoro, su questo non gli si può muovere un appunto, così come gli va riconosciuta la super valorizzazione di Kean diventato un centravanti di alto livello e una certezza azzurra, o, fin quando c’è stato, l’esplosione di Bove.
La squadra non ha mai dato l’impressione di non seguirlo perché il rapporto che il riservatissimo allenatore ha con loro è improntato su fiducia e umanità. Ma da qualche mese alla Viola manca il gioco, la scintilla, la capacità di creare tante occasioni. E oggi una sconfitta col Lecce porterebbe a riflessioni molto più approfondite. È la lunga notte di Palladino.
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