Con un lungo post sul suo profilo Facebook, Stefano Cecchi ha detto la sua in merito all’anno appena conclusosi in casa Fiorentina tra alti e bassi, tra grandi emozioni e cocenti delusioni a cavallo delle gestioni di Italiano e di Raffaele Palladino:
Il riassunto dell’anno appena trascorso
L’ennesima finale persa con un gol al 119°, certo, e chi se lo dimentica El Kaabi. Ma anche il groppo in gola per la semifinale europea conquistata col Victoria Pilzen ai supplementari. E poi le vittorie in trasferta a Bergamo e l’alluvione di 6 gol con i quali abbiamo allagato Lecce. E ancora: la Roma travolta al Franchi con una cinquina d’oro, il Milan piegato con i gol di Adli e Gudmundsson e quelle 8 vittorie consecutive da record che ci hanno condotto solo poche settimane fa sulle dolomiti della classifica, aria rarefatta e brividi, passando anche dalla notte del grande spavento di Bove per finire al colpo angelico di Sottil per un pari in extremis con la Juve dal sapore di mezza vittoria.

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Cecchi, che il 2025 sia l’anno della definitiva rinascita viola
E’ stato un anno in chiaroscuro questo 2024 per noi tifosi viola, fatto di discese ardite e di risalite faticose, di addii polemici ma anche di centravanti potenti finalmente ritrovati e di portieri supereroi tornati a guardia dei nostri pali e della nostra voglia di vittoria. L’augurio che il 2025 possa essere migliore è d’obbligo per un popolo sognatore qual è quello viola, con la certezza ribadita che tifare sulla spinta di un romantico spirito di appartenenza è comunque un privilegio e non una condanna. Buon anno col cuore.