A definirla così, pubblicamente, è stato lo stesso DS gigliato Daniele Pradè al termine di Sassuolo-Fiorentina. Infatti, nonostante la sconfitta arrivata con beffa finale al Mapei Stadium, anche il direttore sportivo dimostra di conoscere, ormai, bene l’anima di Firenze pur non essendo fiorentino.
Se anche lui – scrive il Corriere dello Sport-Stadio – appiccica etichetta di “partita della vita” a Fiorentina-Juventus di dopo domani, non ci può essere allora stupore se in città si respira l’attesa del grande evento come poche altre volte.
La vittoria a Bergamo contro l’Atalanta nei quarti di finale ed il passaggio di Dusan Vlahovic alla Juventus hanno contribuito maggiormente alla creazione di tale atmosfera, di quest’aria respirata nella città metropolitana.
Tuttavia, avere la meglio nel doppio confronto significherebbe anche la finale di Coppa Italia, arrivata l’ultima volta soltanto otto anni addietro.
Per la “partita della vita”, dunque, rimangono posti solo in Maratona, in Tribuna e in Curva Ferrovia, a conti fatti saranno più di trentamila.
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