Foto IG Mihajlovic
Foto IG Mihajlovic

Sinisa Miajlovic è un allenatore di carattere, un guerriero per tutte le vicende che conosciamo, dalla guerra superata da piccolo alla malattia che ha trovato un osso duro da affrontare. Oggi Mihajlovic torna a Firenze da avversario, mai da nemico, lui che la Fiorentina l’ha diretta dalla panchina da allenatore. Tutto inizia il 3 giugno 2010, la Fiorentina annuncia ufficialmente di avere ingaggiato l'allenatore serbo, dopo una grande stagione con il Catania, che siederà sulla panchina viola al posto del maestro Cesare Prandelli. Il mancino dal piede magico, firma un contratto che lo lega al club viola per due anni con un'opzione sul terzo; il nuovo mister percepisce un ingaggio poco superiore a 700 000 euro. Come suo vice, Mihajlović sceglie Dario Marcolin, oggi commentatore di Dazn, già suo collega in panchina nella stagione sportiva nel 2009-2010 con il Catania. Al termine della stagione, viene riconfermato dal patron Andrea Della Valle per un altro anno. La prima stagione in viola si conclude con un 9º posto in classifica con ben 15 pareggi all’attivo, infatti Sinisa per un periodo della stagione veste il soprannome di Mister X. Dopo essere stato in corsa con altri allenatori per sedersi sulla panchina della sua squadra da calciatore, l’Inter, il 23 giugno 2011 giura amore eterno alla Fiorentina ribadendo la propria volontà di restare a Firenze ancora a lungo.

Il 7 novembre seguente, all'indomani della sconfitta per 1-0 contro il Chievo Verona fuori casa, viene esonerato dai patron viola e viene sostituito dal tecnico riminese Delio rossi.

Quell’amore eterno non si è poi concretizzato sul campo, ma per i tifosi viola il rispetto e la stima per Mihajlovic l’eternità ha ancora spazio.

Ben tornato Sinisa, il Franchi ti riabbraccia.

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