Angelo Fabiani (ph. screenshot YouTube)
Angelo Fabiani (ph. screenshot YouTube)

Ieri la Lazio è uscita sconfitta dallo stadio Olimpico per mano del Bologna con il risultato di 2-1, nonostante il vantaggio iniziale grazie ad Isaksen. Il club biancoceleste alla fine dell'incontro ha indetto il silenzio stampa, perchè non è piaciuta la direzione arbitrale di Fabio Maresca di Napoli.

Questa mattina durante la trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma" condotto dallo storico giornalista dell'etere romano Guido De Angelis sulle frequenze di "Radio Sei". il direttore sportivo Angelo Fabiani è intervenuto per spiegare il motivo di questa decisione. Di seguito riportiamo le sue parole, prese direttamente dal sito di Radio Sei.

Angelo Fabiani
Il ds della Lazio, Angelo Fabiani

Fabiani, le sue parole

Su Lazio-Bologna devo fare una premessa: al netto di quello che tutti hanno visto, la Lazio non ha perso solo per colpa dell’arbitro. Anche perché prenderò una squalifica piuttosto lunga per quello che ho fatto ieri dopo la partita perché ho fatto notare all’arbitro i suoi errori. Abbiamo preso due gol assolutamente evitabili, soprattutto il primo e abbiamo perso una partita che non meritavamo di perdere. Distinguo il silenzio stampa dal non voler commentare la partita. Ricorderete che presi una decisione analoga a Torino quando contro la Juve prendemmo gol per colpa di una valutazione arbitrale sbagliata”.

La decisione di non parlare alla stampa l’ho presa io e non il Presidente. L’ho fatto per evitare che le dichiarazioni ai media di allenatore e calciatori fossero tutte contro l’arbitro anche perché erano in molti che avevano qualcosa da dire ieri… se mando dei tesserati che hanno l’adrenalina a mille a parlare con la stampa nel post partita, rischio di fare danni grossi. In vista di Torino-Lazio di giovedì non volevo mettere troppa benzina sul fuoco, anche perché questo è un ambiente particolare…

"Ci mancano tanti giocatori e le fatiche si fanno sentire, ma non è solo a causa degli errori dell’arbitro se abbiamo perso ieri. Non è vero che la società è assente, anzi è talmente presente che ha preso questa decisione per non dare alibi a nessuno, calciatori inclusi. Al netto della giornata no del direttore di gara, la partita poteva comunque finire in maniera diversa. La Lazio non è in silenzio stampa e torneremo a parlare giovedì per Torino-Lazio. Mi auguro ad esempio che Patric non abbia un’altra distorsione alla caviglia causata da un brutto fallo non sanzionato, così come trovo sbagliato non dare il secondo giallo a Fabbian in occasione del fallo su Immobile. Siamo tutti dispiaciuti quando non parliamo con la stampa perché abbiamo grandissimo rispetto per i media, ma è semplicemente un non voler rischiare di fare più danni. La decisione è solo mia e il Presidente non c’entra nulla”.

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