La+parabola+discendente+di+%26%238220%3BJoJo%26%238221%3B+e+l%26%238217%3Bamore+duraturo+per+Firenze
fiorentinaunocom
/news/204976590342/la-parabola-discendente-di-jojo-e-l-amore-duraturo-per-firenze/amp/

La parabola discendente di “JoJo” e l’amore duraturo per Firenze

Lampi di genio, poi un lento accartocciamento fino a spegnersi del tutto. È stata così fino ad oggi la carriere di Stevan Jovetic, attaccante montenegrino classe 1989, tornato a parlare durante una diretta Instagram con Sebastien Frey. I cinque anni a Firenze sono stati un crescendo seppur intermezzati da un pesante infortunio al ginocchio, coronati dalle notti di Champions agli ordini di Cesare Prandelli e dalla prima Fiorentina spagnoleggiante di Montella. Al termine della stagione 2012-2013, il matrimonio con la Juventus è dato per fatto ma la storia prende un finale inaspettato. A parole di JoJo non disse sì alle lusinghe dei bianconeri perché mai e poi mai avrebbe tradito i tifosi viola con l’odiatissima Juventus. I Della Valle si impuntano e lo cedono al Manchester City pur di non vederlo vestire le strisce bianconere. Al City ritrova un altro ex viola, Nastasic (approdato in cambio di Savic e cash), ma inizia una parabola discendente. Chiuso da Aguero, Dzeko e Negredo non si esprime al meglio e complici gli infortuni viene relegato ai margini. Trenta presenze condite da otto reti il suo magro bottino. Nel 2015 Mancini lo vuole con sé all’Inter. Quindici milioni, la maglia numero 10, di nuovo in Italia e con una voglia matta di riscatto. L’esordio è sontuoso con una rete delle sue contro l’Atalanta. Segna di nuovo contro il Carpi ma poi, come spesso gli è capitato, si spegne e nel gennaio del 2017, quando sulla panchina dei nerazzurri siede De Boer, parte in prestito al Siviglia dove ripete lo stesso copione: esordio eccellente, prime settimane al massimo. Adesso è al Monaco dove ha subito un altro pesante infortunio al ginocchio e dove sta lentamente cercando di tornare il campione in potenza che fu. Nonostante le molte peregrinazioni, il suo amore per Firenze non è diminuito anzi: “Mi piacerebbe giocare ancora 7 o 8 anni, fino a 38. Firenze è la mia seconda casa, e per me è sempre un’opzione, mi piacerebbe. Sono stato benissimo 5 anni, ho tanti amici, ho già casa lì” ha detto. Che sia solo una dichiarazione d’amore o qualcosa di più?

Lorenzo Somigli

Published by
Lorenzo Somigli

Recent Posts

Tegola in casa Milan verso la Fiorentina: si ferma un titolarissimo di Allegri

Durante questa sosta un uomo di Allegri sembra aver riportato un brutto infortunio e il…

4 ore ago

Mancini: “Kean può ancora migliorare. Ecco cosa mi aspettavo dall’Italia”

L'ex CT della Nazionale Italiana Roberto Mancini è tornato a parlare dal palco del Festival…

6 ore ago

Estonia-Italia: è l’ora della verità per Gattuso. Le probabili formazioni e i convocati della gara

Dopo il doppio successo di settembre, Gennaro Gattuso entrato in carica a giugno a seguito…

8 ore ago

Gudmundsson show: doppietta da 10 contro l’Ucraina. Ora Pioli può sorridere

In una serata in cui l’Islanda mostrava ambizioni e voglia di rivalsa, Albert Gudmundsson ha…

10 ore ago

Verso Milan-Fiorentina, le mosse di Pioli per uscire dalla crisi

Con la squadra dimezzata a causa dei 10 assenti per gli impegni con le rispettive…

12 ore ago

Kean-Retegui, la coppia del gol che esalta Gattuso: Estonia e Israele per confermarsi

Nel ciclo della nuova Italia del Ct Gennaro Gattuso si discute a lungo di chi…

14 ore ago