Nella conferenza stampa la vigilia della partita valida per la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina ha parlato anche Handanovic:
Che esperienza è stata incontrare Mattarella?
Un’esperienza diversa, piacevole da vedere. Quando mi ha dato la mano sapeva che ero Handanovic e mi ha detto che il presidente sloveno era stato tre giorni fa qui. Io non lo sapevo… E conosceva bene i giocatori”.
Cosa ha fatto spiccare il volo all’Inter?
“Le sconfitte ti fanno crescere e ti riportano alla realtà. Quindi poi con le vittorie è aumentata l’autostima e ne sono arrivate altre. Tutto è poi andato come se fosse normale”.
Dopo questa partita cosa ci sarà nel suo futuro?
“Non lo so, aspetto questa partita come tutte le altre. Sappiamo che è una finale e che siamo all’Inter per alzare tanti trofei. Sappiamo per cosa dobbiamo competere e siamo qui per questo”.
Cosa significa aver perso la titolarità?
“Da quando sono arrivato in Italia nel 2004 mi sono sempre comportato da protagonista. Non è importante solo il campo ma anche il fuori. Lo spogliatoio ti fa imparare tante cose, sono cresciuto ogni anno e negli ultimi sono stato responsabilizzato dalla fascia”.
Si è sentito maggiormente responsabilizzato nel dover toccare certe corde nello spogliatoio?
“Ogni anno è diverso, quando c’è nervosismo è una cosa positiva perché vuol dire che la gente ci tiene. È peggio se nessuno dice niente”.