Albert Gudmundsson
Albert Gudmundsson (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

Intervenuto al Corriere dello Sport, Alberto Polverosi ha detto la sua in merito a quanto visto in campo tra Fiorentina e Roma, ponendo l'accento sulla differenza di rendimento di alcuni giocatori nello specifico in campo ieri: 

Fiorentina-Roma decisa dai numeri 10 (nel bene e nel male)

La Roma ha due 10 che sono una meraviglia. Il 10 più giovane, Matias Soulé, parte dall’esterno, il 10 più anziano, Paulo Dybala, fa anche il centravanti-ovunque. E insieme fanno la Roma. Anche la Fiorentina fra i suoi tesserati ha un numero 10, Albert Gudmundsson, appare sulla lista che viene consegnata all’arbitro prima della partita e poi sparisce. E’ davvero un mistero quello che sta accadendo all’islandese, insieme a Kean doveva essere il giocatore decisivo e invece è un giocatore perso. 

Paulo Dybala
Paulo Dybala (Photo by Marco Luzzani/Getty Images via One Football)

“Piccoli non è Retegui”

Ieri Pioli ha rimesso insieme i due centravanti nel secondo tempo, per poi schierare tutta l’argenteria in attacco con l’ex Dzeko. E’ vero che Piccoli ha centrato la traversa, ma appena è entrato lui è uscito (di scena) Kean, dopo un primo tempo (quando giocava da solo in attacco) da iradiddio. La coppia era andata male a Torino, male contro il Como, male nel secondo tempo di ieri. Piccoli non è Retegui. 

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