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Manfredini: “Ikoné nullo in zona gol, da Kouamé mi aspettavo…”

Christian Manfredini, doppio ex di Fiorentina e Lazio, è intervenuto a Radio Bruno.

Ecco cosa pensa della sfida di lunedì:

 “La squadra è partita bene, ha la mentalità giusta ma non ha continuità, tra le squadre in alto in classifica prende più gol di tutte le altre. Manca anche qualche gol: bisogna sperare in Belotti, che ha sempre garantito 15 gol, per l’ultima parte del campionato. Esistono le categorie, i livelli, e la Fiorentina fa tanti errori a livello di singoli. L’obiettivo resta comunque l’Europa e i risultati sono in linea, le prossime partite sono importanti per capire se la Fiorentina c’è. Calendario difficile o stimolante? Non è facile quando si arriva da un momento così, serve ricompattarsi e azzerare. L’allenatore sarà molto importante a tenere sul pezzo i giocatori. Ikoné? Ha grandi doti ma l’apporto in zona gol è nullo, crea tanto ma non riesce a fare le scelte giuste. Kouamé? Pensavo potesse fare qualcosa in più a Firenze dopo le grandi cose fatte vedere al Genoa”.

 

Ecco l’opinione di un altro doppio ex, Luciano Zauri.

Queste le sue parole:

“Il cammino della Fiorentina rispecchia le aspettative. Un campionato di media-alta classifica a ridosso delle prime posizioni. Per un periodo è stata una delle squadre da battere, ora sta calando leggermente, ma credo che la squadra di Italiano sia pienamente in linea con il percorso. La Lazio, invece, venendo da un secondo posto, sta facendo meno di quello che ci si aspettava. Almeno in campionato, mentre in Europa ha ottenuto ottimi risultati. È partita malissimo, con due sconfitte, poi si è ripresa ed ora si trova a rincorrere. Con la Fiorentina sarà una gara determinante, perché i viola non possono permettersi di perdere punti. Sono due tecnici diversi, che amano imporre il gioco e non hanno paura di giocarsela. Italiano è un tecnico giovane, intelligente e sta facendo molto bene. Sarri è esperto, da anni gioca un bel calcio ed ha ottenuto grandi risultati. Anche nella Lazio. Ero convinto che il secondo posto dello scorso anno fosse difficilmente migliorabile”.

Rebecca Di Gregorio

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