Lorenzo “Lollo” Venuti è il simbolo della Fiorentina. Unico fiorentino del gruppo, tocca a lui accogliere e far capire il senso e il valore della fiorentinità all'interno del gruppo, come già fatto con Nico Gonzalez nelle vesti di professore di fiorentino. 

La voce silenziosa di un ragazzo mai considerato titolare e sempre riserva, in un ruolo, quello di terzino destro, da tempo vacante in casa viola. L'ultimo acquisto in quel ruolo risale a Pol Lirola, mai veramente sbocciato a Firenze, e da due mesi in procinto di andarsene. Lollo invece c'è sempre stato, e dopo i rientri dai vari prestiti a Lecce e Benevento, si è costruito le fondamenta per porre le basi nella sua città. Dopo l'ottima stagione a Lecce, con tanto di promozione in Serie A, Venuti è rimasto a Firenze dove ha collezionato nel corso degli ultimi due anni 48 presenze tra Campionato e Coppa Italia, trovando la prima rete in maglia viola il 29 ottobre 2020 nel match di Coppa contro il Padova, seguito poi dal gol di ieri, sempre in Coppa, contro il Cosenza. 

Ma la carriera di Lollo, come piace farsi chiamare, inizia presto. Cresciuto nell'Incisa Valdarno, di dove è originario, si mette in mostra al Franchi nella finale di un torneo provinciale segnando 4 gol. La Fiorentina lo chiama e lui ovviamente come può dire di no. Nel suo bagaglio figurano le immagini della Champions League da raccattapalle osservando Prandelli e Ribery, che poi 10 anni dopo se li ritrova assieme come allenatore e compagno di squadra. Proprio di Franck rimase colpito: “Una persona vera, come ce ne sono poche. Sempre una parola per tutti. Come quando diagnosticarono il cancro a mio padre, lui, sentendo quello che era successo, venne da me e disse:" Lorenzo, domani pomeriggio non abbiamo allenamento. Portami da tuo padre, mi piacerebbe conoscerlo". Nella sua lunga lettera-intervista a Cronache di Spogliatoio, racconta del bel rapporto con l'ex viola Ceccherini, ma anche dei primi giorni in Prima Squadra e la gioia nel sapere di essere confermato dopo 3 anni di prestito. 

Il sogno di diventare un giocatore della Fiorentina, e i sacrifici per realizzare un sogno. Lollo Venuti ce l'ha fatta e adesso è tutto da conquistare. Il posto da titolare, la maglia sudata, e il boato dello stadio che canta il suo nome. Nel segno di Batigol e di suo padre. Sei uno di Noi. 

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