L’edizione odierna de La Repubblica di Firenze apre con queste righe: “La candidatura congiunta presentata da Italia e Turchia per ospitare l’Europeo 2032 apre un piccolo spiraglio per i fondi mancanti allo stadio Franchi”
Un incipit pieno di speranza ma su cui lo stesso quotidiano dice di andarci cauti, soffermandosi sul fatto che si tratti di uno spiraglio che può comunque presentare delle problematiche.
Questa candidatura congiunta comporta che gli stadi italiani durante l’intera durata dell’Europeo passeranno da 10 a 5, più un sesto di riserva. Le strutture già certe di offrire un loro appoggio sono: Milano con San Siro, Roma con l’Olimpico, Torino con l’Alianz Stadium e Napoli con il Maradona. Firenze si gioca invece il quinto posto contro Bari e Bologna. La FIGC comunicherà soltanto nel 2026 la lista degli stadi.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, considera gli Europei un’ottima opportunità per il Franchi, visto la possibilità di riottenere i 55 milioni tolti dal governo dopo i dubbi UE. Ora resta da quando e se, i lavori partiranno. Palazzo Vecchio intanto spera che 55- 60 milioni arrivino da Roma al Franchi col giro lungo, cioè su altri progetti oggi finanziati con mutuo
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