Ancora un estratto della lunga intervista di Patrick Cutrone sulle pagine del Corriere dello Sport
Su cosa lo ha sorpreso di Chiesa: «La forza fisica. Ma anche la tecnica abbinata alla velocità e alla potenza. E’ sempre in grado di creare la superiorità, di inventare dal nulla una giocata capace di fare male agli avversari».
Su Franck Ribery:«Per tutti noi, giocare con un compagno come lui è più facile. Sa sempre dove mettere la palla, è lui a costruire l’attimo giusto: è un fuoriclasse, dentro e fuori dal campo. Ha mille doti, ma se devo indicarne una dico il feeling col dribbling. Riesce a saltare l’uomo in maniera impressionante. Per restare a quei livelli per così tanti anni, devi avere una marcia in più. E lui ha una voglia pazzesca di fare quello che ama, giocare a pallone. Franck è un esempio. Con i suoi comportamenti stimola il gruppo a cercare sempre il massimo. Non dobbiamo mai essere appagati, dobbiamo lavorare sempre come se fosse il primo giorno, con la stessa fame di dimostrare. Ecco, la lezione che ci trasmette. E si, anche io sono uno che va spesso prima al campo per provare a migliorare ancora».
Su Kouame: «E’ un attaccante atipico, che può ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo. Ha grande corsa e un passo importante. Ha sofferto l’assenza dal campo per l’infortunio e ha lavorato come un forsennato per farsi trovare pronto».
Sulle chiamate di Commisso: «Mi ha fatto i complimenti e lo ringrazio».
Su Terracciano: «Non avevo dubbi. La Fiorentina ha ottimi portieri, lo hanno dimostrato, entrambi sul campo». Su Iachini: «Molto preparato, attento ai dettagli. Già durante lo stop, ci ha trasmesso la sua grinta. È una persona straordinaria».