Ci siamo! Finalmente è tempo di probabili formazioni, di conferenze stampa e di preoccupazioni sui pericoli che gli avversari potrebbero presentare alla propria squadra nel corso di una partita. In poche parole, per fortuna, è di nuovo tempo di Serie A e di campionato. La sosta per le nazionali è infatti ormai diventata difficile da accettare e dannosa per i club sia dal punto di vista fisico, visto come e quando i giocatori rientrano ad allenarsi (o non allenarsi) in gruppo, che dal punto di vista emozionale, con le gare di Nations League e quelle di qualificazione a Qatar 2022 che sinceramente scaldano il giusto gli animi dei tifosi e degli appassionati di calcio.
Fatta questa doverosa premessa, passiamo ai temi di casa Fiorentina. Ovviamente il fatto che a tornare protagonista sia il campo restituisce a tutto l’ambiente viola un minino di serenità e permette di staccare in parte da tutto ciò che riguarda il contorno della vicenda Vlahovic, tematica che in queste due settimane l’ha fatta da padrone dal punto di vista mediatico. È vero che da ora in avanti si parlerà del rapporto tra il giocatore e la piazza e si starà attenti a tutte le sfaccettature di questo lato della vicenda, è anche però vero che non potrà essere lasciato in secondo piano quello che è il lavoro di Italiano e della squadra. La Fiorentina infatti aldilà del singolo si è guadagnata in questo avvio di stagione il rispetto per quanto fatto dal gruppo, con il tecnico ex Spezia che ha dimostrato con i fatti di non guardare in faccia nessuno e di concedere un’opportunità a tutti gli elementi della rosa, anche a quelli che l’anno scorso erano finti ai margini o addirittura erano stati mandati in prestito.
Guardando a quelle che possono essere le scelte proprio di mister Vincenzo Italiano in vista della gara di lunedì sera a Venezia contro la squadra allenata da Zanetti, va sottolineato come le notizie arrivate nella giornata di ieri che riguardano il recupero di Nikola Milenković, tornato acciaccato dalla nazionale serba ma a disposizione per la prossima gara di campionato, e il ritorno al lavoro sul campo di Gaetano Castrovilli, che non prenderà parte alla prossima partita della Fiorentina ma che si avvicina ad un rientro tra i convocabili, restituiscono in parte il sorriso al tecnico di origine siciliana.
Quest’ultimo infatti, chiarita la faccenda Vlahovic, ha un solo grande problema di formazione da risolvere e riguarda il ruolo del regista. Sia Torreira che Pulgar torneranno infatti solo sabato dal Sudamerica, e dunque potrebbero entrambi partire dalla panchina, visto quanto fatto dallo stesso Italiano a Bergamo quando addirittura convocò il solo Gonzalez per fargli giocare uno spezzone del secondo tempo. Le scelte sul sostituto ricadranno dunque inevitabilmente su uno tra Duncan e Amrabat, vista la difficile compatibilità di Bonaventura e Maleh con un ruolo mai ricoperto in carriera. Rimarcato come entrambi sarebbero degli adattati, va anche detto che nelle poche occasioni in cui è stato provato in quella posizione Duncan è sembrato dare maggiori garanzie rispetto al centrocampista marocchino, che per caratteristiche tecniche è solito portare troppo il pallone in una zona di campo in cui invece la palla va fatta girare molto velocemente. Il ritorno in campo si fa sempre più incombente e la Fiorentina non vede l’ora di riprendere il proprio rullo di marcia dopo lo stop casalingo contro il Napoli…
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