“Ho passato tempi amari dal punto di vista della salute, cose che non auguro a nessuno. Ma oggi sono qui, a Firenze, con i miei giocatori e i tifosi. E ne sono contento”. Dal campo alle infrastrutture passando per gli investimenti e i cori dei tifosi, il presidente viola Rocco Commisso parla per oltre un’ora. E i numeri, come spesso accade, fanno da apripista ai concetti. 

“Ho messo 387 milioni di euro nella Fiorentina tra acquisto, investimenti e Viola Park. Siamo tra i pochissimi ad aver alzato il monte ingaggi, passando da 62 a 64 milioni, e siamo tornati in Europa dopo appena tre anni. Il tutto con appena 80 milioni di ricavi. Non abbiamo debiti come testimoniato dalla Uefa, anche per la fenomenale cessione di Vlahovic, senza la quale eravamo rovinati”.

Che Amrabat! Commisso, che resterà almeno un altro mese («I dottori mi hanno dato l’ok»), è felice per alcune cose e infastidito da altre. “E lasciate stare il mio allenatore. Lo difenderò sempre”. Tra le soddisfazioni alcuni calciatori. “Guardate come gioca Amrabat. Fosse rimasto Torreira, il cui procuratore ha fatto tutto il casino non facendoci gioire nemmeno un giorno per il ritorno in Europa, non avrebbe potuto farlo. E un pensiero anche per Kouame. Mandai un messaggio dicendo che non doveva partire”. 

Spazio al tema infrastrutture partendo dal visionario centro sportivo che sarà pronto a marzo, con qualche mese di ritardo. Passando per i colloqui avuti con il sindaco di Firenze Nardella sul nuovo Franchi . “Se non potrò avere il controllo dello stadio non ci metterò un centesimo”. Chiusura sui cori dei tifosi della Juve al Franchi. «Anche ai nostri dico di fare i bravi perché paghiamo tante multe per certi cori. Però che anche quello che ha fatto Spalletti non è accettabile, non si va verso il pubblico».

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