Bonaventura (ph. G.Morini)
Bonaventura (ph. G.Morini)

Dall' Agia Sophia, stadio dove domani si disputerà Fiorentina-Olympiacos, è intervenuto in conferenza stampa il centrocampista viola Giacomo Bonaventura.

Ancora a secco in questa edizione di Conference

Non ho ancora segnato e spero di farlo, ma il risultato della squadra è più importante. Ognuno di noi deve mettere da parte le cose personali per fare una grande partita

Vincere con la Fiorentina

Sarebbe ancora più bello, perché l'ultima coppa qui è stata vinta oltre vent'anni fa e quindi a maggior ragione si sente la voglia dei tifosi, come l'anno scorso, di vincere. Ho sempre percepito un attaccamento alla maglia particolare da parte dei fiorentini, anche quando andavo a Firenze da avversario. Domani abbiamo la possibilità di rifarci e ci proveremo.

Italiano
Italiano (ph. G.Morini)

Le parole di Vincenzo Italiano

L'unico aspetto differente è che queste situazioni le abbiamo già vissute. L'attesa, la preparazione, l'importanza della gara e le interviste, ma secondo me sono partite da 50 e 50. Forti loro e forti noi, perché siamo arrivati in finale. Questa partita dobbiamo giocarla come vanno giocate le finali. Dobbiamo portarci dietro la nostra esperienza passata. Io sto vivendo questa partita con grande attesa, per noi è una sorta di rivincita. I percorsi europei sono difficilissimi, siamo stati bravi a tornare in finale ma domani dobbiamo essere concreti e concentrati, come richiede una finale. Dobbiamo giocare col fuoco dentro e dare tutto quello che si ha. L'anno scorso non c'è stato un bell'epilogo, quest'anno proveremo a mettere in campo quell'amarezza per superare l'avversario. Sappiamo che sono forti e preparati e che sarà una partita tosta

Dodo? Non ci aspettavamo di averlo così pronto a questo livello dopo il suo infortunio. Lo abbiamo gestito inizialmente ma quando poi è tornato al 100% si è espresso ai suoi livelli. Ora sta bene, anche a Bruges ha giocato benissimo. Conosce questo tipo di partite e averlo al top della forma è un'arma in più

Penso che quello che mi hanno sempre sentito dire in tutti questi tre anni dentro e fuori al centro sportivo, è quello che non dobbiamo mai perdere la nostra identità. In queste partite dobbiamo mostrare il credo calcistico che ci ha permesso di arrivare a giocarci la finale, ma con i giusti adattamenti necessari per la finale. Massima concentrazione e concretezza.

Come fermare El Kaabi? Sappiamo che è un punto di forza per l'avversario. Abbiamo cercato degli aspetti tattici per limitarlo e possiamo farlo con concentrazione e precisione. Senza queste caratteristiche questo giocatore può metterti in difficoltà, vista anche la sua grande forma

Quando si scende in campo non pensi ad altro. Lo stadio sarà diviso a metà. E' vero che loro giocheranno ad Atene, ma poi tutto passa in secondo piano. Loro non hanno viaggiato come abbiamo fatto noi. Chi avrà più fame o voglia di vincere, alla fine alzerà la coppa. Queste sono partite in cui o gioisci o non ottieni quello che vuoi e noi ci siamo già passati

La concentrazione che abbiamo avuto in Europa qualche volta ci è mancata in campionato. Penso però che non abbiamo fatto male in campionato, volevamo di più ma rimangono le due finali europee che non sono banali. Abbiamo sempre avuto la capacità di fare due partite diverse per turno, riuscendo sempre a presentarci in modo corretto e questo ci ha permesso di arrivare in finale. Poi per me, tra le tre competizioni, più la semifinale di Supercoppa, penso che il nostro percorso sia stato positivo. Per me era impensabile e domani abbiamo la possibilità di raggiungere questa benedetta gioia. Abbiamo finito il campionato, lo abbiamo messo a posto e ora pensiamo solo a fare una grande partita domani

Sono diverso rispetto a tre anni fa. Il mio sogno era arrivare in Europa con la Fiorentina e ci sono riuscito. Il mio bagaglio di conoscenze è cresciuto notevolmente. Aggiungiamoci anche due finali, per l'attesa, per cosa significa prepararle. Abbiamo cambiato tante cose a livello tattico e ho scoperto aspetti nuovi. In tre anni non mi sono fatto mancare niente. Credo di essere diverso rispetto a tre anni fa e sono contento di questo. Ma lo sapevo, perché quando hai a disposizione giocatori di questo livello, devi metterti a disposizione e sai che qualcosa devi modificare. Sono molto diverso dal 2021. Quando penso a Praga penso a una partita che secondo me abbiamo affrontato nel migliore dei modi, ma alcuni episodi non ci hanno permesso di gioire. Penso alle facce dei ragazzi che non vorrei rivedere domani. Per noi, l'interpretazione della gara deve essere come fosse l'ultima, nel senso che nessuno ti dà la certezza che in futuro sarai di nuovo pronto per giocarne un'altra. Domani dobbiamo scendere in campo come ogni pallone fosse l'ultimo della nostra carriera. Nessuno ci dà la certezza di giocare altre partite come queste. La finale di Praga ha fatto male a me e a tutti. Sappiamo cosa si vive quando non si vince una finale e domani proveremo a ribaltare questa situazione

Con l'arrivo del nuovo tecnico hanno trovato la quadra. Hanno messo a posto tutti i problemi. Hanno battuto grandissimi avversari e quello che abbiamo visto è che è una squadra organizzata, che mette pressione, che sa giocare diretto, con giocatori esperti e di qualità oltre che di talento e valore. E' una squadra che arriva in finale e questo è già sufficiente per determinare il valore di una squadra

Rigori? Li abbiamo provati, può essere una possibilità. Abbiamo tanti che possono batterli. Abbiamo passato due turni in coppa ai rigori, anche se in campionato ne abbiamo sbagliato qualcuno 

Futuro? Non capiterà, ma se dovesse capitare, qualche fioretto ce lo inventeremo. Futuro? Il telefono spesso è spento o è silenzioso. Non voglio distrarmi e pensare ad altro. Tutto può accadere, non abbiamo certezze. Pensiamo a questa partita e poi si valuterà tutto

Secondo me è stato fatto un gran lavoro ma dal momento in cui siamo di nuovo qui, dobbiamo cercare di aggiungere qualcosina a questo ottimo percorso, straordinario per certi punti di vista. Pieno di soddisfazioni e record. Però nessuno sa quale sarà il futuro in termini di presenze in altre finali, e dunque domani dovremo fare di tutto per aggiungere questa ciliegina

Abbiamo una responsabilità in più. Sarebbe spettacolare, non è mai successo prima ed è una responsabilità per tutti. Potremmo così dare questa gioia al Torino e cercheremo, oltre che per noi e per la Fiorentina, di andare forte anche per garantire alla Serie A un'altra squadra in Europa. Faremo di tutto per vincere anche per i nostri amici di Torino

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