Intervenuto ai microfoni DAZN nel post partita, Vincenzo Italiano ha commentato la sconfitta della sua Fiorentina contro la Juventus di Allegri, parlando dell’approccio troppo timido dei suoi nella prima fase del match. Queste le parole di Italiano:
Se abbiamo sbagliato approccio all’inizio? Contro questa Juventus siamo stati troppo timidi, soprattutto all’inizio. Siamo stati anche poco bravi a gestire il palleggio, e per questo abbiamo cercato di rimediare con Lopez e con Beltr´an per alzare il nostro baricentro, e credo che ci siamo riusciti, andando vicini al pareggio. Però ciò non toglie che siamo partiti male, e questo è il terzo anno di fila che perdiamo qua 1-0 e anche oggi usciamo ancora con un po’ d’amaro in bocca, perché potevamo fare molto più male. Mi porto via questo buon secondo tempo di grande personalità, Szczesny ha fatto una paratona su Nico. Ripartiamo da qua per un finale di stagione come si deve.
Cosa ci è mancato? Quello che fa la Juventus quando vuole mettere in difficoltà gli avversari nella fase di palleggio: loro hanno fisicità, sono forti di gambe e se ti saltano addosso vieni limitato Abbiamo sbagliato nel primo tempo proprio questo tipo di approccio, mentre nel secondo ci è mancata la stoccata vincente. Serve più qualità attorno all’area di rigore, ma almeno ci abbiamo provato. Siamo andati 4-5 volte a pochissimo dal pareggiarla. Se ci manca qualcosa, è proprio questo: più cattiveria.
Dobbiamo aggiungere altri modi di attaccare la porta, qualche movimento contro le squadre che stanno solo in difesa, cercare le giocate che hanno Nico, Kouame e Belotti nel loro repertorio. Dobbiamo metterci qualcosa in più a livello individuale: abbiamo ancora un mese e mezzo, cercheremo altre soluzioni per fare male agli avversari […] Beltrán e Parisi fuori dai titolari? In tutte queste partite sono state pochissime le volte che di mia spontanea volontà ho scelto la formazione secondo ciò che volevo fortemente. Parisi aveva giocato bene ma dopo tanto tempo non poteva darmi ciò che serviva alla squadra, Barak poteva darci qualcosa in più, inserendo poi Beltran come jolly a partita in corso. Sono scelte a volte obbligate a volte strategiche, e in una struttura del genere nessuno porta la mia squadra a perdere la sua identità. Non credo che siano due cambi a stravolgere tutto quanto, la squadra rimane con una sua organizzazione. Spesso e volentieri pecchiamo in qualche dettaglio e poi perdiamo le partite, ma avere tutti coinvolti significa tanto, perchè ci permette di arrivare anche quest’anno fino in fondo a tutte le nostre competizioni.
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