
Un finale amaro, torbo, ma comunque annunciato da mesi. Un esonero già in programma, un rapporto finito, rotto totalmente col presidente, e comunque un girone di ritorno da 43 punti. Mancava un gol con il Verona, e poi sarebbe stata Champions, ma sarebbe stato comunque esonero. Il Gattuso napoletano ha messo in mostra varie filosofie di se stesso: è partito dal tridente, è approdato al 4-2-3-1, ha svoltato (per una volta soltanto) nella difesa a tre, ha voluto la costruzione dal basso, ha tentato con il catenaccio e il contropiede, ha vagheggiato il tiki-taka alla Sarri, ha modellato e sbagliato, ma ha comunque prodotto un exploit, rovinato (soprattutto) con il Cagliari ed il Verona, due pareggi sanguinosi al Maradona, e una forbice di quattro punti perduti che ha spezzato l’incantesimo. Ma è un uomo di calcio, e Campo di Marte torna a respirare. Fonte: Corriere dello Sport