Malusci: "La Fiorentina dovrà saper attendere e ripartire in modo pericoloso"
Alberto Malusci è intervenuto su Radio Bruno in occasione della sfida di domani tra Betis e Fiorentina

Alberto Malusci, ex giocatore viola, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per dire la sua in attesa di Betis-Fiorentina, valevole per l'andata delle semifinali di Conference.
Uno sguardo alla sfida di domani
“La semifinale parte 50 e 50, non vedo una favorita netta. In partite del genere contano molto di più gli aspetti mentali e la capacità di interpretare subito la gara. Sono comunque fiducioso nella Fiorentina”.
“A questo punto della stagione, non è più una questione di un allenamento in più o in meno. È la testa a fare la differenza. Kean ti consente di giocare in modi diversi, è più verticale rispetto a Beltran, che invece ti fa perdere qualcosa in profondità”.
“Dal Betis prevedo venti minuti iniziali infernali. La Fiorentina dovrà essere attendista ma non troppo bassa. Deve sapere ripartire in modo pericoloso. L’approccio sarà determinante: serve personalità, poi magari anche un pareggio potrebbe andare bene, ma non bisogna scendere in campo con quel pensiero”. “Le squadre spagnole hanno qualcosa in più. Tecnicamente e tatticamente esprimono valori che mettono in difficoltà chiunque. Il Betis è diverso dal West Ham affrontato in finale due stagioni fa: gli inglesi erano più fisici, è una questione di stile”.

Il commento sul possibile modulo
“Per l’assenza di Dodò cambiare modulo sarebbe logico, ma in una fase così delicata della stagione è difficile. Non mi priverei del centrocampo a tre. Parisi a destra non ha fatto male, ma la società ha sbagliato a non prendere un vice Dodò. Tra Parisi e Folorunsho preferisco quest’ultimo, perché ha il piede forte più vicino alla linea laterale. Difesa?: “Pongracic ha le caratteristiche giuste, anche se Palladino lo ha adattato come terzo. In una difesa a tre è fondamentale avere un centrale abile palla al piede. Il profilo ideale? Pablo Marì. Peccato però che non sia in lista UEFA”.