Foto IG Mihajlovic
Foto IG Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, risponde alle domande dei giornalisti in sala stampa in vista di Fiorentina-Bologna. Ecco le sue parole:

Era fallo su Donnarumma?


"Non lo so, in questi casi decide l'arbitro. Siete troppo cattivi con Donnarumma, sia i francesi che gli italiani. Anch'io ho parlato con lui e gli avevo consigliato di rimanere al Milan, ma ha scelto così. Senza Donnarumma l'Italia non avrebbe vinto l'Europeo, è stato protagonista. È un ragazzo equilibrato ".

Quale è l'obiettivo del Bologna a questo punto del campionato?


"Sarei contento di arrivare nella parte sinistra, magari facendo sbocciare qualche giovane. Nelle ultime 3 partite ci siamo ripresi, penso sia stato questo un piccolo momento positivo. Probabilmente si poteva fare di più ma abbiamo affrontato due squadre che rischiano di retrocedere e non è mai facile. Domani si alza un po' il coefficente difficoltà, un altro step da affrontare. Scaliamo una montagna, abbiamo tre scelte davanti a noi, due che controlliamo noi e uno che non controlliamo. La prima è quella di mollare alla visione della montagna troppa alta. La seconda è quella più ambiziosa ed intelligente: modificare sè stessi per superare e passare il percorso della montagna. La terza vedono delle difficoltà nel percorso che non vengono superate e si cercano alibi e scuse per il mancato superamento."

Si aspetta qualcosa in più nella crescita della squadra anche dai giocatori più esperti?
"Si può sempre migliorare. Avere qualche anno in più comunque ti porta a ragionare in modo diverso la squadra è in un processo di crescita".

Che Fiorentina si aspetta davanti domani?
"La Fiorentina è una squadra forte. Pressano, giocano bene sono forti. L'andata è stata decisa dalle palle inattive, domani ci aspetta un ambiente ostile e caldo. I ragazzi si sono allenati bene e siamo fiduciosi. Loro proveranno a dettare i ritmi ma ci concederanno anche occasioni. Sarà una partita aperta".

Può cambiare il modulo e Barrow può rifiatare in panchina?
"Non so se cambierò qualcosa. Non esiste poi un modulo che ti fa vincere o perdere. Dipende dalla partita che hai in testa. Deciderò con l'allenamento di oggi. L'importante è che tutti diano il 100%, avendo anche equilibrio"..

Cosa significa per lei tornare al franchi?
"Avevo ancora i capelli! ormai sono passati undici anni da quando allenavo io, tornarci mi fa piacere, come da qualsiasi parte".

Preferiresti avere una quota fissa di giocatori autoctoni in ogni campionato?
"Sarebbe meglio far imparare la lingua in sei mesi, per integrarsi. Io in sei mesi sapevo tutto e mi sono trovato bene imparando la lingua con una maestra d'italiano. Adesso ci sono 22 stranieri su 25 effettivi in rosa, un tempo era l'esatto opposto. Adesso c'è un problema di comunicazione, perché non sai mai cosa arriva veramente nei discorsi ai giocatori. O parliamo tutti inglese come si fa nel basket oppure ci possono essere dei problemi. Culturalmente poi ci sono differenze importanti".

All'andata Arnautovic non c'era. Come sta per domani?
"All'andata non ce l'avevamo per quello abbiamo perso. Se può giocare Bonifazi non vedo perché non possa giocare Arna".

Come sono stati questi primi due mesi con Fabio Bazzani?
"È normale un periodo di adattamento, ma sono molto contento di come sta procedendo il suo lavoro qui. Ci può essere molto utile".

 

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