Andrea Agnelli, presidente della Juventus e promotore insieme a Florentino Perez della Super Lega ha parlato di questo progetto sul Corriere dello Sport: “Il progetto è legale, stiamo esercitando una libertà prevista dal trattato dell’Unione Europea. Il calcio sta vivendo una crisi enorme di appeal che investe le nuove generazione. Hanno inciso gli stadi chiusi da un anno. Il 40% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni non prova interesse per il calcio. Un terzo dei tifosi mondiali segue almeno due club e spesso questi due presenti tra i fondatori della Superlega. Il 10% è affascinato dal singolo giocatore e non dal club, due terzi seguono il calcio per la paura di essere tagliati fuori. Ogni presidente federale annuncia riforme, poi però pensa al mantenimento delle posizioni di privilegio e monopolio. In questo progetto c’è un patto di sangue. Andiamo avanti ma siamo aperti a nuove proposte. Questo progetto può solo funzionare, potremmo creare la competizione più avvincente del mondo, portando benefici a tutto il mondo del calcio. Il calcio sta vivendo una crisi enorme, c’è un calo di interesse influenzato dalla pandemia. Noi della Superlega crediamo che questo progetto, insieme alle partite dei campionati nazionali, possa avvicinare i tifosi, soprattutto i più giovani. Continueremo con il progetto Superlega ma il nostro obiettivo è quello di continuare a partecipare a campionato e coppe nazionali”.
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