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Scandalo scommesse: le dichiarazioni di Nicolò Fagioli ai PM

L’inchiesta relativa alle scommesse illegali svela ulteriori dettagli in merito al coinvolgimento del viola Nicolò Fagioli.

Le parole di Fagioli ai PM

Oggi l‘Ansa ha reso noti i contenuti di alcune chat fra il centrocampista della Fiorentina e Tommaso de Giacomo, ossia il presunto coordinatore del giro di scommesse. Fagioli avrebbe dichiarato ai PM:

Gli organizzatori dei siti mi avevano proposto di riconoscermi un qualche vantaggio se avessi portato altri scommettitori.

Tale dichiarazione trova conferma anche in quanto riportato dall’agenzia di stampa. Pare infatti che De Giacomo abbia scritto al giocatore:

Bravo, catturalo … lavora per me (…) chiaramente poi ti faccio il regalo a te.

Fagioli avrebbe poi trascinato nel giro Nicolò Zaniolo e Raoul Bellanova, e avrebbe tentato, invano, di fare la stessa cosa con Carlo Pinsoglio, Weston McKennie e Federico Gatti.

Riferendosi a Bellanova, De Giacomo avrebbe scritto: 

Ha preso 2-3 sberle di fila. 

Pronta la risposta di Fagioli: 

Sto ridendo da solo … qual è la mia percentuale?

Pare inoltre, stando a quanto riportato dall’Ansa, che ci fossero diversi gruppi WhatsApp dove i vari soggetti coinvolti- Tonali, Fagioli, McKennie, Bonaiuto, Perin, Paredes, Falzarano, Marinoni, Caianiello, Ricci etc- si accordavano tra loro per giocare all’interno di stanze chiuse virtuali.

Cosa successe tra il 2021 e il 2023

Tra il 2021 e il 2023, un’inchiesta della Procura di Milano ha svelato un vasto giro di scommesse illegali online che coinvolgeva una dozzina di calciatori di Serie A. Le indagini, avviate grazie al sequestro dei telefoni dei centrocampisti Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, hanno portato al sequestro di 1,5 milioni di euro e alla richiesta di arresti domiciliari per cinque persone. Tra queste, i presunti gestori delle piattaforme illegali Tommaso De Giacomo e Patrick Frizzera, e tre amministratori di una gioielleria milanese utilizzata come copertura per i pagamenti. I giocatori non truccavano le partite ma scommettevano su queste tramite siti illegali per “noia” durante i ritiri e per saldare debiti contratti al gioco.

Rebecca Di Gregorio

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