L'opinione: "Viola potrà giocare al Franchi nel centenario"
Il giornalista Ernesto Ferrara è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno a proposito della questione Franchi
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Il giornalista Ernesto Ferrara è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport a proposito della questione relativa al restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze e delle tempistiche che ne derivano. Di seguito le sue parole.
![L'Artemio Franchi di Firenze visto dalla tribuna](https://slyvi-hosting.slyvi.it/teampages/2695815476993/images/imported/wp-content/uploads/2020/10/WhatsApp-Image-2020-10-28-at-16.38.07.jpeg)
Le parole di Ernesto Ferrara sul Franchi
“Dopo tutte le discussioni del caso, il Governo ha scelto di far slittare la possibilità di ricevere fondi per completare i lavori di restyling del Franchi. Il Comune di Firenze era riuscito a rimandare il problema di giocare lontano dal Franchi per un anno e mezzo, ma in questo modo c'è la possibilità di continuare a giocarci senza dover trasferire la squadra altrove. Questo prolungamento dei tempi da modo di terminare i lavori in attesa di un nuovo accordo tra la Fiorentina ed il Comune cambiando la cantierizzazione lasciando che i viola giochino nel proprio stadio nell'anno del centenario.”
Rivedi le parole di Nardella sui 55 milioni
"E' una cosa buona che il Governo sia venuto incontro a una nostra proposta di tre mesi fa per allungare i termini dei lavori. Questa norma generale vale per altri progetti che non sarebbero stati completati nel 2026. Noi però avevamo risolto questo problema, garantendo alla Fiorentina di rimanere sempre a giocare a Firenze. La prossima amministrazione potrà quindi valutare se far giocare la squadra viola al Franchi anche nella stagione 2025/26, anziché al Padovani. Ciò non toglie che si debba creare un clima di incertezza sui lavori e che non si debba andare avanti anche con il Padovani. Non cambierà dunque nulla. Nessun cambio di prospettiva, ma solo una comodità in più. Ci auguriamo a questo punto, visto che l'interlocuzione con il Governo non si è mai interrotta, di riavere indietro i 55 milioni che ci erano stati dati e che poi ci sono stati tolti, trovando una soluzione com'è accaduto per Venezia".