Il mister della Primavera della Fiorentina, nonché ex giocatore viola, Alberto Aquilani, ha parlato ai canali social del club. Queste le sue parole:

“Cosa ruberei a Italiano? Certamente non i capelli (ride, ndr). Vincenzo è un grande allenatore, lo sta dimostrando, di lui ci sono dei piccoli dettagli che osservo quando ogni tanto li vediamo, ed avrei diverse cose da imparare. L’Aquilani giocatore? Per quanto riguarda l’esperienza a Firenze abbiamo raggiunto traguardi importanti, lasciando il segno di una squadra che provava a giocare un calcio diverso da quelli di quegli anni. Passaggio da calciatore a tecnico? Quando per una vita fai solo quello, cambiare è complicato. Quando ho smesso avevo ancora un altro anno di contratto in Spagna. Se smetti consapevole la reazione è diversa, se è un obbligo lo vivi male. Allenatore a cui si ispira? Jorge Jesus. Su cosa conta di più, tecnica o psicologia? L’aspetto psicologico è fondamentale, ma semmai in prima squadra quando hai giocatori più pronti. Tecnica e tattica sono troppo importanti. Sui ricordi di Fiorentina-Milan? Era sempre impegnativa, qualsiasi fosse la mia parte. Ricordo il gol che ho fatto a Milano, quando vincemmo 1-3. Era la prima volta che tornavo a San Siro dopo l’anno trascorso lì. La partita promette sempre spettacolo. Per me poter indossare la maglia numero 10 era un orgoglio, qui era libera e ho deciso di prenderla, nonostante mi avessero consigliato di evitare. La sfida all‘Empoli? Ci teniamo, il campionato Primavera è difficile perché siamo quasi tutti uguali. La settimana è stata complicata perché ci siamo allenati in pochi ma fa parte del gioco. Ora abbiamo un paio di giorni per prepararla al meglio".

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