Come riportato dal Corriere della Sera, la partita dei diritti tv e l’ingresso dei fondi nella costituenda media company per commercializzare i diritti tv si sta ingarbugliando fino a provocare la paralisi nella Lega. Il muro contro muro fra i club, che spingono per assegnare i diritti tv a Dazn, e le società, che premono per risolvere prima la questione legata all’epocale svolta dell’accesso dei fondi alla governance della Lega ha portato ieri ad una fumata grigia. Su input del presidente Dal Pino le 20 società hanno votato sull’assegnazione dei diritti tv, attribuendo 11 preferenze a Dazn (Juve, Inter, Milan, Lazio, Napoli, Verona, Udinese, Atalanta, Fiorentina, Parma e Cagliari) e raccogliendo nove astensioni. Non sono arrivate preferenze per Sky che dopo 17 anni di dominio ha presentato un’offerta più bassa rispetto a quella da Dazn: 750 milioni per i pacchetti della piattaforma satellitare, a cui aggiungere i 110 di Eleven Sport per realizzare il canale ott della Lega. Sky, attraverso delle lettere ha adombrato un accordo anticoncorrenziale fra Dazn e Tim. Questo non ha contribuito a rasserenare il clima. Ci sono ancora aspetti tecnici e legali da chiarire. Ecco perché ogni discussione è stata rimandata alla prossima settimana quando l’assemblea discuterà anche dei fondi.
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