Kayode: "Il premio? Pensavo che Bove scherzasse. Oltre alla mia famiglia, ringrazio..."
Michael Kayode ha raccontato delle emozioni e della vittoria del Best Italian Golden Boy
![Kayode (ph. G.Morini)](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l248926585032_tml2695815476993_170319434965_1705158754338723.jpg)
Michael Kayode, vincitore lo scorso 27 novembre del Best Italian Golden Boy assegnato da Tuttosport al miglior under 21, si racconta proprio al quotidiano tramite un'intervista, dal rifiuto della Juventus, fino a Palladino e la Fiorentina.
Vittoria del premio e ringraziamenti
“Avevamo appena finito l'allenamento, i miei compagni stavano guardando la tv mentre io ero in doccia. Appena sono uscito ho sentito Bove iniziare a fomentare tutti dicendo che avevo vinto il Golden Italian Boy; pensavo scherzasse, lui è romano scherza sempre. A quel punto Cataldi, Mandragora e Kouame fanno partire un applauso generale, ma io continuavo a pensare che fosse tutto organizzato. Dopodiché abbiamo guardato la tv e scopro che era tutto vero. E' stato bellissimo, è stata un'emozione indescrivibile.”
I ringraziamenti del premio
“Una persona sola è difficile, sono grato alla mia famiglia, alla mia ragazza e a tutti i miei compagni. Devo ringraziare anche Vincenzo Italiano; sono arrivato in prima squadra a 19 anni dopo l'Europeo vinto. Il giorno dell'esordio ho scoperto che avrei giocato 40 minuti prima dell'inizio, eravamo a Marassi, lo stadio era una bolgia ma alla fine è andata bene."
![Kayode](https://slyvi-tstorage.fra1.digitaloceanspaces.com/l248926585032_tml2695815476993_105894925525_1705159711228358.jpg)
Sulla Juventus e l'esperienza in Serie D
Come l'hai presa quando la Juventus decise di non scommettere su di te?
“Inizialmente non benissimo, ma dopo 7 anni trascorsi nello stesso contesto è normale. Col tempo ho iniziato a viverla come una sfida, mi ha dato la carica per arrivare dove sono adesso. Il premio di Golden Boy è una rivincita anche per questo.”
Esperienza in D…ti è servita?
"Se sono alla Fiorentina è merito anche della stagione al Gozzano. E' stata un'esperienza fondamentale, lì ho imparato a lavorare con i grandi in un campionato in cui ogni partita pesa."