Italiano e Juric
Italiano e Juric

ll giornalista Stefano Cecchi ha commentato ed analizzato, sulle pagine de La Nazione, la partita tra Torino e Fiorentina, vista ieri sera. 

Ecco le sue parole:

“141 partite dopo Italiano sorprende tutti facendo quello che nel calcio fanno quasi tutti. Ovvero non cambiando la formazione che aveva vinto con la Lazio, sperando così nel ripetersi della buona prestazione. Il campo alla fine gli ha dato torto. Con Juric che da sempre predica un calcio uomo contro uomo, asfissiando e togliendo così spazio a ogni avversario, la Fiorentina ha rimesso in mostra il suo lato oscuro, soffrendo a sviluppare la manovra nel primo tempo, con Arthur che non è riuscito quasi mai a salire sul podio da direttore. Poi l’espulsione di Ricci si pensava potesse cambiare le cose. Invece la Fiorentina anche con l’uomo in più non è mai stata elettrica, limitandosi a un possesso palla omeopatico e a un controllo della gara lento e di poco costrutto. Lasciandoci alla fine un senso di rimpianto da occasione persa nonostante il punto che alla vigilia in tanti avrebbero sottoscritto. A dire che tifando Fiorentina si debba mettere in conto di avere a che fare con la malinconia sempre e comunque. Triste y solitario final.”

In merito al match di ieri, ecco riproposte le dichiarazioni di Italiano a fine gara.

italiano e juric

Queste le sue parole sull'espulsione di Ricci e non solo:

 "Io penso che siano situazioni dove spesso avviene un fraintendimento:  stavo parlando col quarto uomo, volevo chiedere spiegazioni a lui, ma poi è subentrata l’adrenalina. A volte si arriva a battibecchi di questo tipo, ma credo che non sia nulla di così particolare, anche ci siamo già visti col suo vice e posso dire che è tutto a posto. In ogni caso, non è la prima volta che capita qualcosa del genere con Juric. Succede, ci si stringe la mano e si va avanti senza problemi. Volevo chiedere una cosa a Cairo, ma poi qualcuno mi ha fermato […] Può capitare, a volte, di essere un po’ accesi  perché le partite sono bollenti. Non c'è nient’altro, guardate che è tutto a posto, davvero. Ho grande stima di Cairo e gliel’ho ribadito anche in campo, volevo solamente salutarlo”.

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