Intervistato ai microfoni DAZN e in sala stampa, Marco Baroni ha commentato la vittoria del suo Verona poco fa contro la Fiorentina e spiegato cosa si sono detti con Vincenzo Italiano al termine del match. Queste le parole di Baroni:
Vittoria difficilissima perché giocavamo contro una squadra fortissima. Abbiamo preparato bene il match andando in pressing alto, è veramente complicato affrontare la Fiorentina ma i giocatori sono stati eccellenti perché abbiamo ridotto al limite il loro potenziale d’attacco. Sono felice e faccio i complimenti alla mia squadra così come ai nostri tifosi. Uso la parola insieme perché è l’unico modo che abbiamo per evitare la Serie B. Sarà dura, ma abbiamo la possibilità di giocarcela fino alla fine […] Lazovic? E’ un ragazzo eccezionale, un grandissimo professionista. È molto bravo nelle letture di gioco e dal punto di vista tattico ci dà moltissimo. Peccato, perché potevamo essere più freddi davanti nelle opportunità che abbiamo avuto. Contro queste formazioni è normale soffrire e nel secondo tempo Kouame ci ha messo in grossa difficoltà perché ha struttura fisica e loro hanno iniziato a giocare con le palle alte, ma i ragazzi sono sempre stati vigili […] Serdar? E’ sempre stato un giocatore con molta qualità, ha fatto moltissime partite in Bundesliga, giocando prevalentemente come mezzala, mentre io l’ho dovuto spostare un po’ più al centro, ho cercato di scuoterlo un po’ e lui mi sta ripagando con prestazioni incredibili: è un mediano che lotta, che esulta sui palloni che conquista, sono cose che danno gioia allo staff […] Sacrificio da parte di tutti? Ieri sera sono andato in camera e ho visto la Maratona femminile delle Olimpiadi dell’84 e ho visto una ragazza, Gabriela Andersen, che arriva nello stadio sfinita e disidratata: questo è il senso di quello che dobbiamo fare noi in queste ultime partite.
Noslin? Ha un calcio nella testa senza limiti psicologici. Gioca a sinistra o a destra in maniera indifferente, noi lo usiamo dove abbiamo bisogno a seconda della situazione del match. Per noi è importante, perché non è condizionato da dove gioca o da contro chi gioca, siamo felici di questo. È un ragazzo giovanissimo, ha tanta energia ma come tutti i giovani deve ancora crescere sotto vari aspetti […] Pubblico? Per noi è vitale, questo popolo lo conoscevo già, sapevo quanto ci poteva stare accanto nelle avversità. Alla squadra dico sempre che bisogna far emozionare chi ci guarda, e quando accade viene ripagata dal sostegno incondizionato. Oggi c’era una grandissima energia positiva nello stadio […] Cosa mi ha detto Italiano? Mi ha fatto una battuta veloce su come ero vestito oggi. A me piace indossare la tuta perché è un’immagine precisa che devo trasmettere ai miei ragazzi. Lui sta facendo un lavoro incredibile: è davvero bravo.
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