Lunga intervista sulle pagine di El Pais per mister Roberto De Zerbi, che domani ospiterà col suo Shakhtar il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Il tecnico ex Sassuolo ha parlato così della sua nuova avventura in Ucraina, del suo passato da giocatore e della sua filosofia calcistica: “Il mio Shakhtar oggi gioca con quattro numeri 10, non ci sono problemi. Devo però ammettere una cosa: io non sono stato un grande 10, ero forte tecnicamente, ma avevo sempre qualche problema fisico o con gli allenatori. Ero sempre a litigare. Se la mia carriera è stata mediocre, questo è avvenuto solo per colpa mia e non dei miei tecnici, ma io non ho rimpianti. Nel calcio di oggi c’è molto meno coraggio e personalità rispetto a 20 anni fa. Siamo a questo punto per colpa di allenatori che hanno voluto giocatori soldato. Vincere o giocare bene? Il presidente dello Shakhtar mi dice sempre: ‘Vincere è importante, ma per me è più importante come giochiamo’. Ed è proprio così! Squinzi al Sassuolo mi diceva lo stesso, per questo alleno dove ho un presidente uguale a me”.
Articoli recenti

Il report medico è impietoso per il Milan, fuori 40 giorni

Dzeko-Pongracic, sosta da dimenticare: stop per il croato, panchina per il bosniaco

Italia, Moise Kean lascia il ritiro: la nota della FIGC e le sue condizioni

Dal Milan all’Inter, la bomba di mercato per il 2026 è già servita

Milan-Fiorentina, quanti dubbi per Pioli: da Kean fino a Fazzini, Piccoli e Dodo’
