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Italiano, una differenza reti che pesa

Che Vincenzo Italiano favorisse l’aggressività e il pressing alto, lo si era capito. Ma la solidità del suo metodo di gioco potrebbe essere discussa.

Giocare bene può scocciare, perché il risultato sarebbe una monotonia del ritmo e l’assenza di difficoltà nella fluidità degli schemi. Dunque, si preferisce divertire.

I tecnici sono perfetti per questo scopo del calcio: hanno un solo applicativo, dal quale si diversifica solo l’intensità con cui viene proposto.

La parola stessa “tecnico” non supporta quella che chiameremmo “lettura della partita”, o “lettura dei momenti”. Se ne discosta, la squalifica. Sono “qualificate”, invece, intensità e cambio ritmico. Proprio quelle peculiarità che osserviamo riversate sul campo da gioco oggi.

Ma queste caratteristiche non garantiscono uniformità e lasciano libero sfogo all’altalenante. Insomma, non danno garanzia di sicurezza.

Allora, cosa può evidenziare netta differenza e dominanza, sia a livello di metodo che di trofei, nel corso di una stagione?

La risposta è nella differenza reti

Questo dato manifesta la solidità del metodo. Più le reti di scarto stanno nei dintorni dello zero e più il metodo e i risultati sono altalenanti. Più ci si allontana al di sotto dello zero e più i risultati hanno una flessione negativa, ma sicura, evidente. Più ci si allontana al di sopra dello zero e più i risultati hanno una flessione positiva, anche qua, sicura, evidente.

La differenza reti della Fiorentina è di +9. E, altro dato che fa riflettere, i clean sheet, almeno in Serie A, sono soltanto 4, in “positivo”, nel girone di andata.

Non è un fattore di difesa nel senso ristretto che le diamo, non è difesa e basta. In quanto nel calcio esiste un’unica fase: la “solidità del metodo”, o, semplicemente, “solidità”.

I clean sheet possono aiutare in questo, allontanando il numero di differenza reti dallo zero. Anche qui: sia in negativo che in positivo.

Se la Fiorentina volesse lottare per posizioni rilevanti e (perché no?) vincere trofei, dovrebbe lavorare sul mercato, inserendo figure che il metodo Italiano possa addestrare.

Proprio perché il tecnico non riversa il proprio controllo sui giocatori in sé, ma sulla pratica del metodo. 

Infatti, nella viola ci sono alcuni giocatori che non faranno mai al caso del mister.

Manuel Cordero

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